Napoli. Caos negli ospedali napoletani per l’enorme affluenza di persone che si recano in pronto soccorso per sintomi legati prevalentemente al picco dell’influenza. Da non sottovalutare i malanni stagionali che generano complicanze particolari e a soffrirne sono i malati cronici come i cardiopatici, i bambini e anziani già debilitati. Dal Cardarelli, all’ospedale Santobono passando per l’Ospedale del Mare e l’ospedale Napoli 1. La situazione è drammatica, si sono registrati nei giorni scorsi sovraffollamenti di ingressi con conseguenti disagi. Pochi medici per un’utenza così ingente, tempi di attesa per ricevere consulenze mediche che vanno dai 60 ai 90 minuti, pochi letti disponibili, poche barelle. Alcuni vengono fatti poggiare su delle sedie all’interno delle corsie. A subire il sovraffollamento non sono solo gli ospedali ma anche il 118 che si è visto sommerso di telefonate. Solo nella giornata di ieri, infatti, i medici hanno ricevuto oltre 2500 chiamate, spesso però si è trattato di interventi “risolti spesso dal medico di bordo a domicilio”. Per questo i vertici del servizio chiedono di chiamare al numero verde “esclusivamente per serie esigenze”. In alcune circostanze le ambulanze però sono risultate impegnate o bloccate per serie difficoltà nel recuperare barelle.
Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2019 - 08:15