“Una fase di massima criticità” per il Ponte dell’ex Alifana di Calata Capodichino, poco distante da piazza Di Vittorio. Il “verdetto” è stato emesso dai tecnici della ditta privata già incaricata della demolizione la struttura. Il ponte va abbattuto subito e Calata Capodichino chiuderà per circa una settimana. E’ una strada trafficatissima a cui si accede da Secondigliano, Miano, San Pietro a Patierno e dagli altri comuni dell’hinterland per il centro. Per questo motivo si ritiene che la chiusura della strada arrrecherà non pochi disagi alla viabbilità. Per Ivo Poggiani, il presidente della III Municipalità “i lavori comporteranno disagi anche perché gli automobilisti e i bus avranno poche alternative”. La zona del rione San Giovanniello, a ridosso di piazza Ottocalli, infatti, è una delle più trafficate della città. Quando chiuderà Calata Capodichino, gli automobilisti avranno due possibilità: imboccare via Ponti Rossi che arriva fino a Miano oppure viale Umberto Maddalena, che arriva all’Aeroporto. Due strade, comunque, già ingolfate normalmente.
Il ponte non è più attivo da anni ormai, è una vecchia linea ferroviaria che collegava Napoli con Santa Maria di Capua Vetere e Piedimonte Matese, ormai dismessa. Il 9 gennaio scorso si è tenuto il sopralluogo sul posto dei tecnici della Terza Municipalità e della società Ingeco Srl, che ha preso in appalto i lavori di demolizione dall’Eav. Per abbattere il ponte, però, saranno necessari almeno cinque giorni di lavoro, durante i quali Calata Capodichino dovrà essere completamente chiusa.
Umberto De Gregorio, presidente Eav spiega che “Si tratta di una struttura dismessa e monitorata per anni. Ma ormai la situazione non è più gestibile. Quindi abbiamo deciso di abbatterlo definitivamente. Parteciperemo con i nostri tecnici alla riunione operativa in Comune prevista per domani. La demolizione è un atto dovuto. Dopo molto lavoro, oggi siamo riusciti a mettere a sistema diverse problematiche del passato e il ponte dell’ex Alifana è una delle prime che va risolta definitivamente”. “Il problema maggiore – spiega Nino Simeone, presidente commissione Trasporti – riguarda la viabilità. Sarà l’Eav, nell’incontro tecnico, a confermare se ci sono pericoli di crollo. Se dovesse emergere qualche elemento di pericolo, andrà fatta subito la messa in sicurezza. Per l’abbattimento va preparato un adeguato piano traffico, occorre, poi, un’ampia campagna di informazione per la cittadinanza. Altrimenti si bloccherà la città”.
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