“Volevo aiutarlo a riprendersi dalla malattia, non volevo ucciderlo”. Si e’ giustificata cosi’, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, Laura Davico, l’operaia 49enne di Bra (Cuneo) arrestata dai carabinieri del Nas con l’accusa di aver avvelenato il marito, in ospedale per una polmonite, facendogli ingerire con l’inganno veleno per topi. “Avevo paura che in ospedale non facessero il possibile, non lo curassero adeguatamente e cosi’ ho cercato di farlo riprendere dalla malattia”, ha detto. La donna, accusata di tentato omicidio aggravato e premeditato, e’ reclusa nel carcere di Torino. “La mia assistita – spiega il legale Gioacchino Berrino – non nega di aver comperato quei farmaci e di averli somministrati al coniuge, ma l’ha fatto nella convinzione di aiutarlo. Gli e’ stata sempre vicina ed era molto preoccupata”. La donna, che e’ stata ripresa dalle telecamere mentre scioglieva nei piatti del marito antiglicemici e anticoagulanti, ha spiegato di aver comprato i medicinali senza ricetta. Le indagini proseguono per capire in quale farmacia sono stati acquistati. La vittima, che sembra credere all’innocenza della moglie, non ha nominato un legale di parte.
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