“Professionista in doppiopesismo, il governatore della nostra regione da un lato lancia strali a più riprese all’indirizzo di coloro che a suo avviso fanno il male della Campania parlando di terra dei fuochi e gestione illecita di rifiuti, dall’altro non perde occasione nel bollare Caserta e il suo hinterland come territorio di esclusivo appannaggio della camorra, nel quale pare non esistano le persone oneste. E’ accaduto quando ha attribuito ai clan il successo elettorale del Movimento 5 Stelle a Casal di Principe. Così come è accaduto ieri, con la gravissima l’affermazione del presidente della Campania che, al solo fine di strumentalizzare una vera misura di politica attiva come il reddito di cittadinanza, ha tirato in ballo la manovalanza della camorra come platea di potenziali percettori del reddito. Un’offesa ai tanti cittadini onesti di molte realtà difficili di Terra di Lavoro che, oltre a dover convivere da anni con l’emergenza della criminalità organizzata, si trovano a dover fare i conti con un’infamante etichetta assegnatagli da chi governa questa regione”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della commissione anticamorra Vincenzo Viglione.
“Piuttosto che continuare a contrastare e criticare una misura come il reddito di cittadinanza – prosegue Viglione – il nostro governatore rifletta piuttosto sulle cifre drammatiche della regione da lui amministrata nella quale, stando all’ultima fotografia Istat, una famiglia su quattro vive al di sotto della soglia di povertà. Un dato cresciuto drammaticamente negli ultimi tre anni, ovvero esattamente da quando De Luca è al governo della Campania”.
Articolo pubblicato il giorno 22 Gennaio 2019 - 19:20