“Oramai è chiara la strategia messa in atto da tempo dalla società indiana Jindal, proprietaria della multinazionale Treofan di Battipaglia. Ovvero, dar vita a politiche aziendali finalizzate a giustificare l’inevitabile chiusura dello stabilimento di Battipaglia, con la perdita dei posti di lavoro per oltre 80 persone. Nell’ultimo tavolo al Mise, tenutosi questa mattina, il colosso indiano non solo non si è presentato senza alcun piano industriale, ma non ha neppure spiegato le ragioni di un’ingiustificabile operazione che ha comportato la dismissione di ordini e commesse. Né sono state prese in alcuna considerazione le raccomandazioni del nostro ministero a riattivare l’impianto di Battipaglia. In totale controtendenza, l’amministratore delegato si è limitato a tessere le lodi della Jindal Bridisi, parlandone in termini di realtà modello, sebbene vanti un debito di oltre 86 milioni di euro”. E’ quanto denunciano la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti e il consigliere regionale M5S Michele Cammarano.
“Tutto ora è rinviato all’appuntamento di giovedì 24 gennaio, quando la Jindal sarà chiamata a presentare un piano industriale che auspichiamo non sia l’ennesimo bluff, ma che, con il sostegno del ministero, possa garantire un futuro a una realtà produttiva storica e importante per il tessuto produttivo del territorio e dia garanzie occupazionali ai lavoratori”.
Il tribunale di Palermo ha assolto Matteo Salvini dall'accusa di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio.… Leggi tutto
Foggia – I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno inferto un duro colpo alla… Leggi tutto
Napoli. L'altra mattina, un uomo di 27 anni di origini marocchine, già noto alle forze… Leggi tutto
La magia del Natale ha avvolto il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli nella… Leggi tutto
Ezio Maria Simonelli, figura di spicco nel mondo economico e sportivo italiano, è stato eletto… Leggi tutto
Su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza… Leggi tutto