“I cori in Lazio-Novara? In uno stadio semideserto si sarebbero sentiti. Invece chi era allo stadio nessuno ha sentito nulla, nemmeno io, tanto è vero che la giustizia sportiva ha ritenuto di non fare nessun tipo di considerazione. Sta diventando una psicosi, una situazione ridicola. Così si rendono le società ostaggio di dieci stupidi”. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, torna così sulle polemiche innescate dall’episodio avvenuto durante il match di coppa Italia all’Olimpico, con una parte degli ultras della curva Nord che ha intonato cori a sfondo antisemita e razzista contro i tifosi romanisti. “La società non deve pagare nulla. Sotto la curva si può sentire qualsiasi cosa, ma in questo caso non li ha sentiti l’arbitro, non li ha sentiti la procura e nemmeno il quarto uomo. Gli unici cori che si sono sentiti sono quelli nei miei confronti dei tifosi del Novara. Devono essere messe in campo tutta una serie di azioni volte a reprimere certi episodi, quando questi però sono palesi, evidenti e percepibili”, aggiunge il patron biancoceleste, intercettato dai cronisti davanti a Palazzo Chigi. “La cosa più bella -rimarca Lotito- è che ci hanno abbinato a quei manifesti (gli adesivi antisemiti rinvenuti a Roma con su scritto ‘Lazio, Napoli e Israele stessi colori: merde’, ndr), quelli sì che erano razzisti”. Sulla posizione del tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, che si è detto pronto ad azioni clamorose al prossimo episodio del genere, Lotito si dice “d’accordo con il capo della polizia (Franco Gabrielli, ndr), secondo cui ognuno si assume la responsabilità dei propri comportamenti e deve essere consapevole delle conseguenze. A volte può anche essere un boomerang”. Secondo il n.1 del club biancoceleste “che piaccia o no c’è stata una crescita da parte della curva: quando sono arrivato aveva un certo comportamento, oggi ne ha un altro. La nostra è forse l’unica società che ha messo in atto tutta una serie di azioni volte a reprimere certi fenomeni. Poi non posso mettere un poliziotto per ogni tifoso perché è tecnicamente impossibile”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Gennaio 2019 - 15:03