“C’è un modo semplice, a mio parere, per tappare la bocca agli urlatori razzisti. Non si tratta di abbandonare o fermarsi durante una partita perché in questo caso si diventerebbe cornuti e bastonati per il 3-0 a tavolino che la Lega imporrebbe. No, il modo semplice è il seguente, e per quanto strano possa sembrare pare che nessuno degli addetti ai lavori, ci abbia pensato: se insultano superando i limiti, i giocatori della squadra presa di mira buttino appositamente la palla in fallo laterale. Sempre in fallo laterale, sempre, costantemente, rinunciando platealmente a giocare, sia a San Siro, al San Paolo, allo Stadium o all’Olimpico, insomma dovunque in Italia”. È la proposta lanciata da Nicola Sparano sul “Corriere Canadese”, quotidiano canadese in lingua italiana, fondato da Daniel Iannuzzi nel 1954. “Loro urlano, tu calci alle stelle. Più vomitano porcherie, più palloni fuori. Se smettono, riprendi a giocare normalmente. Se riprendono, tu ritorni a trasformare la partita in un fallo laterale infinito. A questo punto accadrà certamente qualcosa. E forse gli spettatori che non sono razzisti, ma che restano complici standosene zitti, potrebbero mettere a tacere gli ultras urlando contro. Il regolamento della Lega calcio, per quanto è dato di sapere, non prevede sanzioni contro una squadra che sta in campo soltanto per buttare palloni in fallo laterale”.
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