An image obtained by Yonhap News Agency showing North Korean leader Kim Jong-un looking through a pair of binoculars at a ballistic missile (not in frame), believed to have been launched from underwater near Sinpo, on the northeast coast of North Korean, 09 May 2015. The KCNA, the North's state media, said North Korean leader Kim Jong-un watched the test-fire. EPA/KCNA SOUTH KOREA OUT BEST QUALITY AVAILABLE
La furia del leader nordcoreano Kim Jong-un in risposta alla “scomparsa” in odore di diserzione di Jo Song-gil, l’ambasciatore reggente a Roma fino a novembre 2018, non si e’ fatta attendere: diversi funzionari di alto livello, incluso un lontano cugino, sono stati rimossi e “licenziati”. Tra i primi a capitolare Ho Chol, figura di primo piano che al ministero degli Esteri era a capo della divisione che controlla la lealta’ dei diplomatici alla leadership e la loro rapidita’ di attuazione delle linee di politica estera date dal Partito dei Lavoratori. Le autorita’ sudcoreane di intelligence, ha riportato il JoongAng Ilbo, credono che Ho sia il figlio piu’ vecchio di una cugina del “presidente eterno” e fondatore dello Stato, Kim Il-sung, nonno dell’attuale leader. Ho Dam, padre del funzionario rimosso, e’ stato prima ministro degli Esteri e poi responsabile dell’importante dipartimento del Partito dei Lavoratori che sovrintende a tutte le relazioni con la Corea del Sud fino al 1991, anno della sua morte. Malgrado la parentela, la decisione di procedere alla punizione, secondo fonti anonime, e’ stata voluta da Kim per rimarcare la sua grande irritazione per la vicenda dell’ambasciatore a Roma, la cui sorte e’ incerta dopo le indiscrezioni sulla protezione del governo italiano in vista del trasferimento con la famiglia in un Paese occidentale terzo. Il quotidiano ha citato la caduta di altri funzionari, tra cui il vicedirettore del dipartimento internazionale del Partito dei Lavoratori e il capo del personale al ministero degli Esteri. E avrebbe rischiato anche il ministro Ri Yong-ho, a causa del fallimento del team inviato a Roma per il recupero di Jo. Intanto, l’ex vice ministro degli Esteri Han Song-ryol, per anni negoziatore con gli Usa e tra i diplomatici piu’ noti, e’ stato rimosso e spedito nei campi di rieducazione e di lavoro. Il Chosun Ilbo, altro quotidiano di Seul, ha riferito la cancellazione del suo nome dalla lista dei primi 7 funzionari di vertice del ministero degli Esteri dall’edizione 2019 del “Chi e’ chi in Corea del Nord”, la pubblicazione annuale del ministero dell’Unificazione di Seul. Il quotidiano, secondo diverse fonti anonime, scrive che Han e’ stato spedito con altri 5 funzionari di alto livello “in rieducazione” alla miniera di Komdok, provincia di South Hamgyong. Tra le ipotesi della caduta: una proposta per i colloqui Corea Nord-Usa sottoposta a Kim e criticata perche’ “contro la dottrina” ufficiale o il legame al gruppo di persone riconducibili a Jang Song-thaek, lo zio di Kim, un tempo suo tutore e numero due, ma fatto poi giustiziare a fine 2013 dal “supremo leader” per alto tradimento e cospirazione.
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