Milano. L’arresto dello storico ultrà dell’Inter Nino Ciccarelli per gli scontri prima di Napoli-Inter è stato determinato dal riconoscimento fotografico di Luca Da Rom, il giovane tifoso arrestato che ha poi iniziato a collaborare con gli inquirenti. Da Ros, la cui “scelta dissonante” di parlare “rispetto alle regole del gruppo” viene evidenziata dal gip, ha riconosciuto il fondatore dei Viking tra i tifosi presenti al pub di via Emanuele Filiberto prima di dirigersi nella zona dell’assalto ai tifosi del Napoli. Le dichiarazioni di Da Ros hanno poi trovato “diretto riscontro” negli accertamenti della Digos che ha acquisito anche numerose immagini di telecamere presenti nella zona. Immagini dalle quali si vede Ciccarelli “claudicante e nell’atto di toccarsi il corpo, in particolare la gamba destra, come per tamponare o alleviare il dolore di alcune ferite”. Interrogato dai pm il 30 dicembre, aveva ammesso di avere partecipato alla rissa, affermando però di essersi trovato “per caso” in via Novara e di avere deciso di aiutare “gli amici interisti”. E aveva raccontato di essersi ferito “cadendo per terra sui cocci”. Affermazioni “inverosimili” per il giudice che lo colloca tra i pianificatori dell’attacco e sottolinea le ferite da “armi da taglio”.
Articolo pubblicato il giorno 17 Gennaio 2019 - 19:55