I genitori di Nunzia Colurciello, la ragazza di 24 anni originaria di Saviano in provincia di Napoli, morta a fine ottobre nell’appartamento di un’amica dopo una serata trascorsa in discoteca a Modena, hanno presentato un esposto per denunciare che la figlia si sarebbe trovata coinvolta in una truffa. Nell’esposto si segnala che dalla morte della giovane, nell’appartamento di un’amica a Guastalla in provincia di Reggio Emilia, hanno ricevuto numerose richieste di pagamento poiché la 24enne, forse a sua insaputa, fungeva da ‘testa di legno’ per una società di cui risulta amministratrice. A riportare la notizia è il Resto del Carlino. Un altro elemento contenuto nella denuncia è che due giorni prima della morte, qualcuno, ad oggi non identificato, ha chiuso il conto corrente della ragazza, due giorni prima della sua morte. La procura reggiana ha aperto sul caso un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato, ipotizzando lo spaccio alla base del malore fatale. Amici e parenti della 24enne hanno però sempre negato che assumesse droghe. Una delle amiche, sentita dagli inquirenti, avrebbe dichiarato che le aveva confidato qualcosa di ‘pericoloso’. I genitori nell’esposto fanno presente come ad agosto, vedendosi notificare una convalida di sfratto per morosità e ingiunzione di pagamento dei canoni citati per 14mila euro, relativamente all’affitto di alcuni capannoni, avessero chiesto spiegazioni alla figlia. Questa avrebbe confidato loro di essere stata truffata, appunto, da un uomo residente a Novara, città dove è stato presentato l’esposto.
Articolo pubblicato il giorno 11 Gennaio 2019 - 07:58