La giornata di oggi ha chiarito che quelli di Leonardo a Higuain non erano “messaggi” stizziti e nemmeno venti di guerra. Il direttore generale rossonero avrebbe semplicemente riportato ai giornalisti, al termine della conferenza di Paquetà, le stesse cose, stando a ricostruzioni giornalistiche, che aveva detto al giocatore poche ore prima. Tant’è che nell’allenamento mattutino il Pipita, a Milanello, è apparso tranquillo e sereno. C’è anche chi lo ha visto scherzare serenamente durante l’allenamento con Cristian Zapata, oggi compagno di squadra dell’argentino e in passato protagonista con lui di tanti duelli sia in Milan-Napoli che in Juve-Milan, ma anche nei vari Colombia-Argentina mondiali o di Copa America.Non un Higuain immusonito o ferito. Del resto che deve “stare” al Milan se lo è sentito dire con chiarezza da Leonardo. Da martedì, nonostante le ipotesi successive dei media spagnoli, lo sa anche tutta la stampa italiana. Cosa accadrà adesso? Che Higuain vedremo in Coppa Italia e in Supercoppa? Dalla cinquantenaria storia rossonera, arrivano pensieri costruttivi e pieno di stima. Piero Prati, il numero 11 della squadra campione d’Italia, d’Europa e del Mondo di Rivera alla fine degli anni Sessanta, ha le idee chiare: “Higuain ha segnato con la Spal, ha lavorato bene con il preparatore del Milan in vacanza, poi ha parlato con Leonardo e il dirigente ha comunicato a tutti i programmi del Milan nei suoi confronti. Quando succedono così tante cose in un lasso di tempo anche breve, un contraccolpo c’è sempre. Ma dal momento che Gattuso lo ha sempre protetto e la società è stata chiara con lui, adesso tocca ai compagni di squadra. Devono farlo sentire sempre più indispensabile”.Cinque gol in Campionato e 2 in Europa League fino al Milan-Juventus di due mesi fa a San Siro. Poi, dopo quel crash test sfociato nel rigore sbagliato e nell’espulsione, 1 solo in campionato, quasi fuori tempo massimo, contro la Spal nell’ultima gara dei rossoneri dell’anno solare. Il momento di cui parla Leonardo lo fotografano le date e le statistiche delle scorse settimane. Ma le parole di Leonardo hanno chiuso o riaperto il “momento”? Pierino la Peste non cambia idea: “Higuain è un giocatore che fa la differenza, che ha giocato ad alti livelli, se la sua risposta alle parole del Milan è quella di dimostrare sul campo, lui di colpi da mettere in mostra ne ha da vendere. Quello di prendersi le proprie responsabilità è un destino che i grandi giocatori devono accettare. Lui lo è. Per caratteristiche, per guizzi e per potenza, è un attaccante che ho sempre apprezzato e stimato, ancor prima di vederlo scendere in campo con la maglia rossonera”.A questo punto Rino Gattuso, soddisfatto del lavoro fatto da tutti suoi giocatori Higuain compreso durante la sosta (erano tutti monitorati con il GPS), riparte proprio da lui. La Coppa Italia della scorsa stagione è stata l’inizio della fine per il Pipita. Un gol contro il Genoa negli ottavi di finale, un gol decisivo a Bergamo nella semifinale di andata e poi l’esclusione per scelta tecnica dalla Finale di Roma contro il Milan a beneficio di Mandzukic. Adesso i tifosi rossoneri si augurano che Sampdoria-Milan di sabato sera possa essere un nuovo inizio. Sono degli inguaribili ottimisti o Higuain può davvero dare seguito al gol decisivo segnato contro la Spal? Piero Prati fissa l’attimo: “Certo che si può essere ottimisti. Deve solo superare, Higuain, questo momento. Aveva segnato, si era sbloccato, adesso è tornato sotto i riflettori. Capita, non è una tragedia. Ma se supera questo momento, presto e bene, potrà fare una grande seconda parte di stagione”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Gennaio 2019 - 21:06