“Nel prossimo Consiglio federale di fine mese, semplificheremo l’iter di sospensione delle gare previsto dall’articolo 62 delle Noif: contestualmente all’annuncio dello speaker, il gioco verrร temporaneamente sospeso e le squadre si raduneranno al centro del campo. Se i cori continuano, si va negli spogliatoi. A quel punto il responsabile dell’ordine pubblico deciderร se sospendere o riprendere la gara”. E’ la precisazione del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, che in una intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ รจ tornato cosรฌ a parlare delle misure da adottare contro i cori razzisti allo stadio. Il razzismo รจ “innanzitutto un problema culturale, su cui dobbiamo lavorare tutti insieme, associazioni sportive e istituzioni del Paese, sensibilizzando le famiglie e le scuole -prosegue il n.1 della Figc-. Sulla repressione del fenomeno, rispetto le idee del ministro Salvini, ma la Figc deve seguire le indicazioni di Fifa e Uefa”. Su chi sarร a decidere l’eventuale sospensione della partita, Gravina precisa che non sarร compito dell’arbitro: “Lo escludo, l’arbitro deve fare l’arbitro. Impensabile che debba essere lui a prendersi la responsabilitร di mandare a casa 50mila persone”. A segnalare i cori razzisti “saranno i collaboratori della Procura federale e il funzionario del Viminale: li segnaleranno al quarto uomo e sarร attivata la procedura”. Per quanto riguarda le sanzioni Gravina precisa. “Io credo che le responsabilitร debbano essere personali, altrimenti diventiamo prigionieri di pochi delinquenti. La responsabilitร oggettiva delle societร รจ un caposaldo del codice di giustizia, ma riflettiamo se non il sia caso di attenuarla aggiungendo delle esimenti. Se il resto dello stadio, ad esempio, sovrasta i buu con segni di disapprovazione, ne dovremo tenere conto”. “Sulla giustizia sportiva siamo al lavoro da mesi, รจ il momento di prendere provvedimenti per un sistema che abbia regole chiare, tempi certi e sia gestito con forze fresche”. E sui giovani Gravina aggiunge. “Mi auguro di non dover ricorrere a norme che ne obblighino l’utilizzo. Mi accusano di aver stoppato la crescita dei centri territoriali federali, la realtร รจ che i 200 inizialmente previsti sono un’esagerazione: li ho fermati a cinquanta, ma rafforzandoli”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Gennaio 2019 - 10:27