“L’indignazione a orologeria danneggia solo il cittadino”. Lorenzo Medici, segretario regionale della Cisl Fp, commenta cosi’ l’ultimo caso avvenuto nell’ospedale San Giovanni Bosco: un malato con formiche sul volto. A denunciare il fatto i parenti del paziente. “Chi ricopre incarichi di vertice deve assumersi la responsabilita’ di una manutenzione mai davvero avvenuta – continua Medici – Il ministro della Salute fa bene a sbalordirsi ma farebbe altrettanto bene a convocare un tavolo urgente tra dirigenti e sigle sindacali senza rinviare a un nuovo caso. Il vero problema non e’ certamente quello della formichina ma quello dei dinosauri della politica che da anni sbranano il sistema sanitario Campano. Ora piu’ che mai occorre una fase di rinnovamento”. Al San Giovanni Bosco, dice il sindacato, “esiste un reparto di degenza chiuso da circa 10 anni e secondo il segretario aziendale Giovanni De Rosa la soluzione potrebbe essere rappresentata proprio da questo reparto”. “Se reso agibile si potrebbe ipotizzare di far ruotare gli altri reparti per il tempo necessario ad una bonifica radicale eliminando cosi’ il problema di insetti e animali”. Dice la Cisl Fp: “Ad aggravare il tutto basta dare un’occhiata alla struttura, aperta nel 1974 e che non ha mai registrato opere di manutenzione continua e preventiva. Un allarme che arriva non solo dalle condizioni delle facciate ma soprattutto dagli ampi spazi che circondano l’ospedale. Quelli che dovevano essere piccoli giardinetti sono spazi con sterpaglie e sporcizia”. “Bisogna, infine, uscire dal paradosso che vede vittime gli operatori sanitari – conclude Medici – dovranno rispondere all’autorita’ giudiziaria e spiegare perche’ lavorano in queste condizioni. Se sara’ necessario affinche’ venga rispettata la loro professionalita’ e tutelata la loro immagine noi non esiteremo a ricorrere a vie legali”
Articolo pubblicato il giorno 4 Gennaio 2019 - 14:49