La stagione del Teatro Lendi (via A. Volta 176, strada provinciale Frattamaggiore-Sant’Arpino) prosegue con Federico Salvatore e il suo spettacolo “Malalengua”, in programma dal 9 all’11 gennaio (ore 21.00), con cui porta in scena il bello del brutto di Napoli. Ad accompagnarlo sul palco una band composta da Menotti Minervini (basso e contrabbasso), Giacomo Anselmi (chitarre), Luigi Zaccheo (piano e tastiere) e Daniele Iacono (batteria e percussioni). “Malalengua” non è solo l’odio mascherato dei maldicenti, ma anche la lingua inchiodata di un Pulcinella sputaveleno, che scaglia dal cielo un diluvio di sputi (metafora di acqua lustrale) sulle memorie labili dei napoletani di oggi. Un Pulcinella smascherato che porta in scena tutte le contraddizioni che rendono Napoli diversa dal resto del mondo. La città-femmina, eterna Lucia canazza, umiliata e vilipesa, che incarna tutti i 50 sinonimi di prostituta che i napoletani hanno rivolto alle malefemmine durante i secoli. E come contraltare mistico, confronta il Cristo flagellato (Ecce homo) con il calvario della sua città natale (Ecce Napoli). Se è Napoli la bella addormentata nel Sud da risvegliare, Pulcinella contrappone al leitmotiv turistico “Vedi Napoli e poi muori”, la sua doviziosa disamina del chitemmuorto. Ma è anche una malalingua racconta favole: come quella d’Italia che, sedotta da uno scimpanzè, mette al mondo i due fratelli coltelli Nordista e Sudista; come quella delle carte da gioco umanizzate, con le stesse peculiarità dell’uomo; come la battaglia fra tutti gli elementi di un fritto misto per dileggiare il mondo malavitoso napoletano; o come quella dei sei regali che il Padreterno concede al re, al papa, al soldato, al mercante, al povero e alla femmina. Insomma, un cantattore che a colpi di versi e rime ha l’illusoria pretesa di destare le coscienze dei suoi coetanei e l’interesse della nuova generazione dello Smartphone. Nella vita, come sul palcoscenico, approfittando della libertà che la società ha sempre concesso ai buffoni di corte e ai pazzi, Federico Salvatore si è sempre posto fuori da ogni regola e, con Malalengua, conferma ancora una volta il suo stile ostile.
A gennaio c’è anche Sal Da Vinci in “Sinfonie in Sal Maggiore” (dal 23 al 25 gennaio e il 27 gennaio fuori abbonamento alle 18.30), dove i compagni di viaggio del cantautore napoletano diventano un’orchestra di 50 elementi diretti dal maestro Adriano Pennino, la voglia di cantare i suoi brani e i brani classici della canzone napoletana e un equipaggio sgangherato e comico che renderanno la traversata anche molto divertente.
Dal 27 febbraio all’1 marzo, il pubblico potrà apprezzare Francesco Cicchella in “Millevoci tonight show”, un one man show comico-musicale curato nella regia da Gigi Proietti, in cui Cicchella mette in gioco le sue doti di comico, cantante e intrattenitore. Il titolo strizza l’occhio allo storico varietà di Rai1 “Milleluci” e al contemporaneo “Tonight show” americano, sintetizzando uno dei criteri principali dello spettacolo: fondere gli elementi tradizionali del varietà con una concezione più fresca, moderna ed innovativa del one man show. A marzo, arrivano Gino Rivieccio, pronto a divertire la platea con “Cavalli di ritorno 2.0” (dal 13 al 15 marzo) e la sua vita presa di mira on line da un fan che si impadronisce dei suoi dati e del suo profilo per sbeffeggiarlo e ricattarlo davanti agli occhi di tutti; e I Ditelo Voi con “Il Mistero della violaciocca” (dal 27 al 29 marzo), una black comedy tutta da ridere nella quale non mancheranno bugie, gelosie e colpi di scena, con gli stravaganti condomini di una palazzina della Napoli bene che si troveranno, loro malgrado, ad affrontare insieme un segreto.
Fuori abbonamento arriva sul palcoscenico del Teatro Lendi uno straordinario Fabio Concato in concerto: venerdì 22 marzo, alle 21.00. Sarà l’occasione per ascoltare non solo i grandi “successi”, ma anche tanti altri brani del suo ricco repertorio di oltre 40 anni di carriera. “Domenica bestiale”, “Fiore di Maggio”, “Guido piano”, “Rosalina”, “051222525”,” Sexi tango”, “Gigi”, fino ai singoli dell’ultimo album uscito nel 2012 “Tutto qua”. Queste alcune delle canzoni del concerto, riproposte con nuovi arrangiamenti e scelte secondo i temi più cari all’artista. Il repertorio viene riproposto con grande energia e complicità, assieme agli stessi musicisti che hanno contribuito alla realizzazione dell’album: Ornella D’Urbano (arrangiamenti, piano e tastiere), Stefano Casali (basso), Larry Tomassini (chitarre) e Gabriele Palazzi (batteria). Dopo questo “fuori programma”, arriva la chiusura di stagione con tre straordinarie donne in palcoscenico Maria Grazia Cucinotta, Michela Andreozzi e Vittoria Belvedere in “Figlie di Eva” (dal 10 al 13 aprile).
Articolo pubblicato il giorno 7 Gennaio 2019 - 11:33