Arriva la circolare “anti-furbetti”. La direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Luisa Franzese, ordina ai presidi della Campania di alzare la guardia sulle dichiarazioni presentate da docenti, bidelli e personale tecnico-amministrativo. I titoli di abilitazione al sostegno dichiarati dai docenti all’atto della stipula delle supplenze devono passare al vaglio delle segreterie per debellare il fenomeno delle false attestazioni. La svolta arriva dopo la scoperta di almeno dieci casi di docenti di ruolo e precari che per lavorare nelle scuole avevano presentato falsi titoli scannerizzati di sostegno per insegnare agli allievi disabili.
Dalla circolare, come anticipato da Il Mattino, si evince chiaramente che i presidi hanno quindi un “obbligo di servizio” di verificare i titoli di sostegno dichiarati dai precari all’atto della sottoscrizione delle supplenze. “Si confida vivamente – scrive la Franzese ai presidi campani – nell’adempimento dell’attività di verifica dei titoli di studio, in particolare i diplomi di specializzazione per l’inserimento su posti di sostegno, e dei servizi resi presso le scuole paritarie, significando che la mancata verifica costituisce specifica violazione di un obbligo di servizio”.
In caso di irregolarità le scuole dovranno segnalare l’accaduto sia alla direzione regionale scolastica sia alla Procura. A tal proposito risulta che l’Ufficio scolastico regionale stia esaminando oltre duecento dichiarazioni di titoli di sostegno presentati da docenti che sono passati di ruolo l’estate scorsa in Campania. Di questi duecento almeno cinquanta riguardano docenti salernitani. Dal 2000 sono le Università a rilasciare titoli di abilitazione al sostegno e l’ultimo corso abilitativo è stato effettuato nell’anno accademico 2016-2017. Si attende tra qualche mese il prossimo percorso di specializzazione per insegnare ai disabili. I controlli non risparmiano i bidelli e il resto del personale tecnico-amministrativo.
Articolo pubblicato il giorno 31 Gennaio 2019 - 11:19