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Ecco tutte le novità della missione della sonda spaziale Juno su Giove

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Lo spazio ha da sempre affascinato l’uomo. Non c’è stata generazione che non sia rimasta completamente affascinata dallo spazio profondo e che non abbia voluto esplorarlo. Con i mezzi a disposizione oggi si sono raggiunti livelli davvero impensabili. Non solo si riescono a raggiungere i pianeti più vicini, ma dato a sonde altamente sofisticate siamo in grado di studiare anche pianeti molto lontano dalla Terra come ad esempio Giove. Il pianeta più grande del sistema solare è oggetto di studio grazie alla sonda inviata sulla superficie per monitorare la sua attività, Juno. Le notizie in arrivo da questa sonda aprono scenari completamente nuovi e sorprendenti su questo pianeta.

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La missione di Juno

Juno è la missione programmata dalla NASA per poter studiare attraverso una particolare sonda il campo magnetico del pianeta Giove. Questa sonda avrà il compito di mantenere un’orbita polare in grado di captare al meglio tutti i segnali del campo elettromagnetico inviati dal pianeta Giove. Per maggiori informazioni sulla missione, si consiglia la lettura degli aggiornamenti sulla sonda spaziale Juno pubblicati da Scuoladelia.it, dove, oltre a saperne di più sugli obiettivi finali, sarà possibile conoscere le caratteristiche dettagliate della sonda, gli strumenti che vi erano a bordo e tutte le scoperte giorno per giorno.

La missione spaziale è partita il 5 agosto del 2011 dalla stazione di Cape Canaveral Air Force Station tramite il razzo denominato Atlas V, in Florida.

La sonda denominata Juno è stata progettata all’interno di un programma decisamente più grande che prende il nome di New Frontiers. Questo speciale programma ha la particolarità di sostenere lo sviluppo spaziale di navicelle a budget non estremamente esosi e altamente specializzate.

Juno è stata pensata esclusivamente con l’intento di studiare da vicino il pianeta Giove. I campi gravitazionali e magnetici avrebbero inviato impulsi che Juno sarebbe stata in grado di interpretare e inviare sulla terra. Per farlo essa è stata pensata appositamente per questo perché doveva essere in grado di resistere all’atmosfera particolare del pianeta Giove, alla velocità dei venti, all’opacità delle nubi che lo costituiscono e soprattutto alla temperatura.

Lo studio della magnetosfera è stato pensato tridimensionalmente. Questa missione, inoltre, è la prima diretta sul pianeta Giove che non utilizza generatori termoelettrici a radioisotopi ma bensì pannelli solari.

La sonda ha adempiuto al suo obiettivo raggiungendo Giove e ora stanno arrivando tutte informazioni sperate che lasciano davvero a bocca aperta.

Ultime novità in diretta da Giove

Le aspettative erano davvero moltissime nonostante le missioni spaziali, seppure ben progettate, possano spesso lasciare delusi. Ma non è questo il caso.

Gli studiosi che hanno duramente lavorato a questo progetto stanno ottenendo risultati molto migliori di quelli sperati. Le ultime notizie in arrivo da Juno inviano dati sull’attività vulcanica della luna Io.

Già Galileo Galilei aveva osservato i quattro satelliti di Giove, Io, Europa, Ganimede e Callisto. Lo studio della regione polare ha permesso di catturare uno dei piccoli pennacchi vulcanici fuoriusciti dalla luna. L’eclissi solare del 21 dicembre ha favorito alcuni aspetti di questa missione perché ha reso bui e meglio visibili i fenomeni in certi angoli del pianeta.

Io è il satellite più attivo dell’intero sistema solare dal punto di vista vulcanico. Infatti è stato possibile avvistare il plasma rilasciato nello spazio in grado di contribuire alla formazione delle cinture di radiazione che si trovano attorno al pianeta.


Articolo pubblicato il giorno 26 Gennaio 2019 - 17:30

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