Lettere. Violazione delle normative in materia edilizia, falso ideologico e corruzione. Nella giornata di ieri i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno consegnato gli avvisi di conclusione di indagine ad oltre venti indagati nell’ambito di un’inchiesta sugli abusi edilizi e ristrutturazione di ristoranti ed edifici privati. Tra le persone coinvolte ci sono anche un’ex consigliera comunale, il suo ex marito, il padre di un candidato sindaco risultato poi sconfitto, dipendenti dell’ufficio tecnico del comune di Lettere. Le indagini sono partite dopo un sopralluogo in un edificio in ristrutturazione al centro di Lettere dal quale erano state emerse alcune irregolarità sulla pratica di condono. Ne conseguirono una serie di perquisizioni ed acquisizioni di documenti negli uffici del comune, i carabinieri in quella circostanza scoprirono come alcuni documenti erano stati falsificati o addirittura distrutti.
Il giro di corruttela, secondo gli investigatori, girava attorno a Sabato Fontana, responsabile dell’ufficio Tecnico ora in pensione, e ai dipendenti Luigi Gaglione, Antonio Calabrese e Vincenzo Ruocco, dal 2007 in poi tutti impiegati nelle valutazioni degli abusi edilizi. L’arco temporale risale al periodo che va dal 2015 al 2016 quando sono state eseguite diverse acquisizioni di atti negli uffici comunali portando poi alla scoperta del sistema messo a segno nel comune di Lettere. Gli investigatori hanno rilevato come i verbali di sopralluogo, le relazioni tecniche, spesso venivano accettate proprio grazie alla scomparsa di documentazione originale. Anche per il rilascio di permessi a costruire venivano utilizzati documenti falsi. Nel corso delle indagini, era stato arrestato per concussione lo stesso Fontana, preso in flagranza mentre pretendeva il pagamento di una mazzetta da 2mila euro per evitare il sequestro di un immobile abusivo. A processo finiscono anche funzionari della Soprintendenza, uno degli episodi più eclatanti degli ultimi anni riguarda la costruzione di una piscina all’interno di una proprietà dell’imprenditore edile Antonio Passarelli. Secondo l’accusa l’area, un fondo rustico, stava per essere trasformata in una struttura ricettiva con tanto di piscina e stradina di accesso.. ovviamente autorizzata. Ecco gli indagati.
Sabato Fontana 66 anni, Vincenzo Ruocco 64 anni, Luigi Gaglione 44 anni, Guido Dello Ioio 63 anni, Antonio Calabrese 54 anni, Eugenio Abagnale 69 anni, Nicola Ruocco 48 anni, Francesco Lembo 64 anni, Giuseppe Caputo 53 anni, A.Madeja Klemmer 53 anni, Vincenzo Sorrentino 64 anni, Egidio Ruotolo 64 anni, Pasquale Acampora 45 anni, A.Madeja Klemmer 53 anni, Vincenzo Sorrentino 64 anni, Egidio Ruotolo 64 anni, Pasquale Acampora 45 anni, Raffaela D’Amora 62 anni, Aniello Passaro 36 anni, Giuseppe Del Sorbo 69 anni, Paola Cesarano 54 anni, Giuseppe Cesarano 46 anni, Daniela Muto 33 anni, Angelo Schettino 41 anni, Angela Amendola 40 anni, Maria Rosaria Fontanella 54 anni, Maria Laura Del Sorbo 39 anni, Mario Gentile 41 anni.
Articolo pubblicato il giorno 11 Gennaio 2019 - 08:31