Un appassionato racconto fotografico, che ripercorre le tappe del viaggio da Napoli a Martina Franca della duchessa di Martina Francesca Giudice Caracciolo, con pause di riflessione e fresche istantanee figurative. Federica Gioffredi inaugura in cittร mercoledรฌ 6 febbraio alle 17.00, nella Sala Vesevi del Maschio Angioino, la mostra “Due Secoli dopo”, dedicata all’avventuroso cammino intrapreso il 21 marzo 1832 dalla nobile napoletana. Tracce di uomini e di gesti, di storia e di territorio, racconti di luoghi, anfratti e riflessi, pezzi di cittร , di mestieri, di architetture, di natura e di tradizione, chilometri di luce, di cieli, di chiaroscuri e di prospettive nei colori saturi di bianchi e nero corposi e incisivi.
Ecco “Due Secoli dopo”: immagini di passione e ricerca che muovono dal viaggio interiore e passano per lโanima dellโautore e dei soggetti col linguaggio semplificato di fotografie ad elementi e sentimenti. Si vede tanto: il mare che riflette Vesuvio e tensione, il sole che si staglia su pietre, volti e arte, il vento che muove panni stesi e memorie, le ombre che ridisegnano paesaggi urbani, anatomie di natura e attimi di vita, i movimenti sinuosi e instabili di sfumature e controluce che parlano di storia e di Sud. Il percorso artistico fotografico rimanda al viaggio nellโ800 dalla duchessa figlia di Francesco Principe di Cellamare e Duca di Gesso. Unโavventura affascinante iniziata da Napoli fino alla masseria di Casalrotto di Mottola, ben descritta in una documentazione emersa che riporta in maniera dettagliata il denaro speso e tutto quello che รจ servito per affrontare il lunghissimo viaggio. Tra carrozze, cavalli, cani e servitori al seguito, il racconto รจ oggi unโimportante testimonianza dellโimmenso patrimonio storico dellโArchivio Caracciolo del Sangro. Custodito nel tempo presso la biblioteca di Martina Franca, รจ stato per Federica Gioffredi fonte e spunto per rendere le emozioni visive di allora negli scatti di oggi attraverso le immutate bellezze dei luoghi, esprimendo con occhio contemporaneo un Sud incantevole. L’artista descrive quelle istantanee con essenzialitร e โimprecisioneโ visionaria, come iniezioni subliminali tra umanitร , passione e vicenda storica.
Federica รจ fotografa da dieci anni ed รจ membro del comitato scientifico fotografico del MIACE, il Museo Civico di Arte Contemporanea Internazionale Euro-Mediterraneo della Cittร di Castel Volturno. Alla sua terza tappa (dopo Martina Franca e Roma), la mostra si dipana in cinque sezioni ed รจ ospitata dal 6 febbraio al 10 marzo al Maschio Angioino. I numeri di questo ambizioso progetto: cinque tappe, 331,6 km, 1234 scatti.
Napoli: una grande immagine centrale coi panni stesi simbolo della cittร , squarcio di vita che prelude alle sequenze del Vesuvio e il Maschio Angioino.
Lauro, piccolo comune in provincia di Avellino, viene illustrato dalla suggestiva processione dei Biancovestiti. Barletta: il suo Colosso ne racchiude la forza architettonica e storica. Monopoli รจ raffigurata dal porto pieno di piccole e grandi imbarcazioni da pesca, che a seconda delle angolazioni donano innumerevoli riflessi allโacqua del mare. Martina Franca: ultima tappa del viaggio; trulli che danno voce e onde al suono del vento; panni che rubano forza alla sua corrente; una sedia e degli ombrelli sospesi rendono omaggio alla natura e alla bellezza arida della terra.
Articolo pubblicato il giorno 30 Gennaio 2019 - 16:15