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Dipendenze dal gioco, i dati dei comuni dell’area Sorrentino-Stabiese

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La Fondazione Antiusura Exodus ’94, con sede in Castellammare di Stabia, è oramai da ben venticinque anni in prima linea nella lotta all’usura, al gioco d’azzardo e nell’assistenza sociale ed economica in favore di tutti i residenti dell’area rientrante nei confini territoriali della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia che si trovano in stato di bisogno. In particolare, per quel che riguarda la piaga del gioco d’azzardo, da un’analisi dei dati relativi alla predetta area geografica emerge un quadro piuttosto allarmante e su quale bisogna intervenire. Nel report “Italia delle Slot” a cura di Visual Lab del Gruppo Gedi sono stati rilevati i dati su tutti i giochi gestiti dai Monopoli di Stato, partendo dalle slot al bingo, dai Gratta & Vinci al Superenalotto. L’unico comune nel comprensorio Sorrentino-Stabiese dove praticamente non si gioca è Anacapri, poi si registrano gli eccessi nei comuni di Sant’Agnello e Sorrento.
Sorrento, nello specifico, è negativamente al posto 300 in Italia su 7954 Comuni Italiani per giocate pro-capite su tutti i giochi gestiti dallo Stato e sulle slot nell’anno solare 2017.
Ecco tutti i dati pro-capite;
Sorrento: € 2.411,00;
Sant’Agnello: € 2.172,00;
Piano di Sorrento: € 1.702,00;
Massa Lubrense: € 1.005,00;
Meta: € 774,00;
Vico Equense: € 680,00;
Castellammare di Stabia € 1.103,00;
Gragnano € 1.205,00;
Capri € 2.429,00 si piazza al 297° posto in classifica;
Lettere € 431,00;
Anacapri € 0;
Pimonte € 351,00;
Casola € 545,00:
Santa Maria La Carità € 1161,00;
Sant’Antonio Abate € 988,00
Pompei € 2864,00 si piazza al 198° posto. “Alla luce di tali risultanze nel 2019 – anche attraverso l’azione congiunta dell’Azienda per i Servizi Sociali della Penisola Sorrentina in persona del presidente prof. Francesco Soldatini, di don Carmine Giudici della Cattedrale di Sorrento e della Caritas Diocesana di Castellammare di Stabia diretta da don Domenico Leonetti – c’è tanto da fare: sensibilizzazione, promozione culturale e sociale, educazione alla sobrietà. Ed è per questo il motivo per il quale la Fondazione Antiusura Exodus ’94, nel corso della propria attività ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione inizialmente legato alla sola prevenzione dell’usura, nell’acquisita consapevolezza che tante problematiche derivate da situazioni di indigenza sono prodotte anche da un esasperato ricorso al gioco d’azzardo facilitato dalla mancanza di regolamentazione comunale”.


Articolo pubblicato il giorno 5 Gennaio 2019 - 11:02

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