Stiamo assistendo alla negazione di tutto quello che e’ stato detto per dieci anni dal gruppo dirigente M5S, stanno dicendo il contrario di tutto”. Cosi’ il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a LiraTv. De Luca ribadisce “il massimo rispetto per gli italiani che hanno il diritto di votare come gli pare” ma chiede di “valutare la realta’ rispetto alle parole dette”. Da qui elenca i diversi casi. “Avevano detto no tap, no al gasdotto e si fa. Avevano detto che volevano chiudere l’Ilva e fare parco pubblico con 10mila metalmeccanici a coltivare gigli e garofani, e l’acciaieria sta li’ – spiega – Hanno detto no a trivellazioni che sono andate avanti, poi si sono pentiti hanno fatto finta di bloccare ma non bloccheranno nulla, un’altra truffa”. Ed ancora, “hanno detto no al terzo valico e stiamo andando avanti”. C’e’ poi la questione Tav: “Toninelli, Dio lo abbia in gloria, ha dato vita ad una commissione tecnica che ha scritto una relazione su costi benefici. Toninelli e’ uno preciso, ha detto che per sapere il contenuto della relazione ci vuole. Dobbiamo mandare un insegnante di sostengo per leggere quelle dieci pagine maledette?”. “In queste ore l’ultima perla prodotta da Grillo – sottolinea – ricordate la battaglia contro i vaccini? Dopo dieci anni, ci mettono in genere dieci anni per capire, ha scoperto che sui vaccini si pronunciano gli scienziati, i medici e non i ciarlatani e cabarettisti. Noi c’eravamo gia’ arrivati, che ci sia arrivato anche lui e’ una grande consolazione”. “Siamo arrivati a vedere bimbi morti per il morbillo, meglio tardi che mai mi verrebbe da dire – conclude – e’ deprimente che per questioni di semplice buon senso dobbiamo aspettare dieci anni. Per dieci anni un paese e’ stato narcotizzato”.
Articolo pubblicato il giorno 11 Gennaio 2019 - 18:45