Gli sforzi politici sono nulli se non si elimina la “Casta” dall’azienda.È quanto asserisce Domenico Monaco della Segreteria Regionale Faisa Confail Campania. Ieri infatti si sono sfiorati attimi di panico durante una riunione chiesta dalla Faisa Confail Campania in merito a delle problematiche evidenziate dai lavoratori della Ctp.
“E’ nostro dovere chiedere in fase di rilancio aziendale come si sta procedendo in merito alla manutenzione degli autobus, visto che quotidianamente vengono messi in esercizio in condizioni fatiscenti mettendo a rischio l’incolumità del lavoratore stesso e dei cittadini, come è nostro dovere capire il futuro di questa azienda in termini economici e di investimenti, ma soprattutto voler sapere il perché del perdurare dei tempi ormai allungati notevolmente per avere questo parere esterno in merito alle indicizzazioni.
Ma tutto questo non è stato possibile saperlo perché abbiamo subito un vero e proprio ‘agguato’ dalle altre organizzazioni sindacali – dichiara Monaco- e questo dimostra che fino a quando non sarà data una svolta decisiva e netta al sistema vigente, saranno nulli gli sforzi messi in campo dal Sindaco di Napoli dal suo staff e dai lavoratori stessi.
Portare aria di cambiamento in una azienda con trascorsi disastrosi è il nostro obiettivo primario – continua Monaco- non ci interessa promettere ai lavoratori promozioni o avanzi parametrali, non ha senso discutere di questi problemi in un momento delicato della vertenza ma soprattutto in assenza di garanzie future. Infangare l’operato fino ad ora dimostrato della nostra rappresentanza sindacale, manifesta l’enorme sofferenza della controparte sindacale, che pur di salvarsi la faccia usa trascendere in calunnie e sceneggiate. Non siamo abituati ad abbassare la guardia e non lo faremo sicuramente adesso, staremo vicini a chi realmente vuole il bene di CTP e veramente vuole la salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e indiretti. Noi siamo per la concretezza e la soluzione al problema, una vicenda ormai nota a tutti, le chiacchiere da bar e le beghe non fanno parte della nostra etica. Intanto chiuderemo la procedura negativamente e attenderemo la convocazione dalla Prefettura, almeno in quella sede siamo certi che non regna la casta. L’azienda se vuole sostegno e collaborazione dovrà iniziare a cambiare atteggiamento e dovrà stabilire dei criteri base per una civile e fattiva collaborazione futura. Infatti era quello di cui si discuteva in quel momento della riunione e che ha avuto conferma di quanto asserivamo subendo una vera e propria irruzione populistica e molto scenografica, mettendo in condizione azienda e sindacato di sospendere l’incontro.
Il personalismo ed il populismo non hanno mai premiato – conclude Monaco, prendiamo atto di quanto accaduto stamattina e andremo avanti in tutte le sedi dimostrando l’incompetenza ed il sistema marcio che perdura ormai da anni”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Gennaio 2019 - 14:53