Per il settimo anniversario del naufragio della Costa Concordia l’isola del Giglio ha voluto lasciare definitivamente dietro le spalle dei suoi cittadini quanto avvenne la sera del 13 gennaio 2012, andando oltre la semplice commemorazione di una tragedia costata la vita a 32 persone. L’isola si e’ voluta proporre come modello di ‘ripartenza’. Un suggerimento che il sindaco Sergio Ortelli, davanti agli ospiti presenti oggi al Giglio, ha voluto dare ai suoi concittadini per “poter trarre dalla nostra esperienza un insegnamento positivo, applicabile anche in altri contesti. E ovviamente senza con questo dimenticare i 32 morti e le sofferenze inferte agli altri passeggeri, alla popolazione e all’ambiente”. La giornata, che ha visto la presenza tra gli altri del Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, del presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani e del capogruppo del Pd in consiglio regionale Leonardo Marras, e’ iniziata con la messa in quella chiesa che la notte del naufragio apri’ le porte, regalando un tetto e un riparo improvvisato a migliaia di persone che non avevano piu’ nemmeno le scarpe.
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