Fanno discutere le parole sul nazismo di Ernesto Sica, consigliere comunale di Castellammare di Stabia in quota Fratelli d’Italia, nel giorno della memoria. In un lungo post su Facebook l’esponente del partito guidato da Giorgia Meloni definisce “inaccettabile” la Shoah “come tutti gli stermini di massa” e poi scrive: “Non nego ci possa essere un certo fascino del nazismo, ma ciò si limita solo ad un primo acchitto (sic), perché in fin dei conti il nazismo provò ad imitare il fascismo italiano (…) fallendo miseramente e creando qualcosa di molto diverso e distante dal fascismo italiano, che fù (sic) invece rappresentazione della volontà popolare, fù (sic) movimento con salde radici ideologiche e spirituali, strutturato da una ossatura culturale di alto profilo”. “Le leggi razziali – prosegue ancora Sica – furono macchia vergognosa ed indelebile del fascismo italiano (anche se le analisi su tal punto sarebbero molteplici) ma furono fondamenta invece di un ‘piccolo’ nazismo che diffuse principalmente odio e terrore”. “L’uccisione di massa di quasi 6 milioni di ebrei è frutto di menti malate che mai devono ritornare! Così come le quasi 100 milioni di vittime del comunismo, delle quali gran parte provenienti dal passato”, rimarca il consigliere di Fratelli d’Italia. Ma il passaggio sul “fascino del nazismo” non è piaciuto ad alcuni dei concittadini di Sica: nei commenti al post c’è infatti chi chiede le dimissioni immediate del consigliere.
Duro l’affondo di Tonino Scala, consigliere di Liberi e Uguali, che sempre su Fb attacca: “‘Non nego ci possa essere un certo fascino del nazismo’. Non lo nego, consigliere, ma esercita fascino solo in chi ha la testa bacata”. Scala ricorda anche alcune recenti vicende che hanno visto come protagonista Sica, come il post sui mondiali di calcio vinti dalla Francia (“per la prima volta una squadra africana vince la coppa del mondo”, scriveva Sica sui social) e lo striscione “Non passa lo straniero” con le due ‘s’ stilizzate nella maniera delle SS naziste, esposto alcuni mesi fa in Villa Comunale. “Può un uomo con queste idee esercitare il ruolo di presidente della commissione statuto e regolamenti?”, chiede Scala rivolgendosi al sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, di Forza Italia.
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