Un fiume di droga ha invaso Caserta e provincia sconcertante negli ultimi mesi l’enorme quantità di stupefacenti sequestrata, il numero di persone arrestate l’aumento di reati contro il patrimonio e le aggressioni.
Ormai la “terra dei fuochi” sta sempre più cambiando pelle è diventata “La Terra di Droga”. La criminalità organizzata che comunque rimane infiltrata negli appalti e nella gestione dei rifiuti ha deciso di investire tutto sul mercato che è da sempre ne è stato il principale volano: “La Droga”.
Le scuole, davanti alle Chiese, i bar più frequentati, locali notturni, discoteche e storiche piazze di spaccio sono circondate da una cinta inviolabile di criminali che stanno presidiando metro per metro il territorio. Ormai si trova di tutto e i numerosi sequestri di questi ultimi mesi ne sono l’esempio. Browne Sugar la potente eroina che ti ruba la vita in pochi giorni e sei tossicodipendente, pietre pure di cocaina anche di quella rosata, il micidiale crack e poi fumo di ogni tipo e da ogni provenienza. Sembrava che l’operazione “White Stone” con ben settanta arresti una vera brigata criminale avesse posto un argine con alcuni arrestati che iniziavano anche a collaborare. Ma questo non è successo sempre di più i luoghi di spaccio sono presidiati e la droga arriva a fiumi. Qualcuno dirà ma la mafia Nigeriana. Certamente è una pista. Ma per operare espianti poi ci vogliono le strutture. Quintali di droga non possono essere portati ingeriti con dei semplici ovuli. La Dda di Napoli in queste ore sta tracciando una pista che diventa sempre più inquietante: un esercito radicato sul territorio capitanata da una cupola che nonostante gli arresti esiste ancora che farebbe capo alla fazione dei Casalesi mai pentita che sarebbe tuttora attivissima sul territorio. Solo loro potrebbero avere le radici, gli uomini e le risorse finanziarie per riconsolidare il Clan intorno l’attività principale della camorra.
Un colpo messo a segno nelle scorse settimane dovrebbe farci riflettere: ci sono dei Casalesi in Columbia che niente di meno sono il tramite dei cartelli locali con la ndrangheta. per l’acquisto di cocaina e che si occupano non solo di trattare il prezzo ma l’arrivo sicuro in tutti i porti d’Europa. Eppure la ‘ndrangheta è stata individuata come unica intermediaria mondiale per la distribuzione e lo spaccio di cocaina: sì ma forse con dietro “I Casalesi Irriducibili”.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 27 Gennaio 2019 - 08:19