La Città di Casalnuovo di Napoli si prepara a celebrare il bicentenario dalla stesura di uno dei più celebri componimenti della storia della poesia firmato da Giacomo Leopardi: “L’Infinito”. Il più importante tra i canti di Giacomo Leopardi fu scritto, infatti, nel 1819 a Recanati e nel 2019 compie duecento anni. E proprio con l’avvio del nuovo anno, sarà inaugurata a Casalnuovo di Napoli una Biblioteca Sociale, promossa dall’Associazione “Una Città Che…”, intitolata a “Giacomo Leopardi”. La biblioteca ospiterà un busto di Giacomo Leopardi realizzato in bronzo dal maestro scultore Domenico Sepe, che ci racconta: “Uno dei punti centrali della poetica leopardiana è costituito dall’idea di infinito; con esso s’intende tutto ciò che è illimitato, dunque una dimensione radicalmente opposta a quella umana. Da questa concezione nasce l’esigenza di creare un’opera eterna, cioè in bronzo, una scultura che rappresenta Leopardi riflessivo con la mano visibile che stringe un foglio di carta, la pagina dove il poeta scrive ‘L’Infinito’. Felice di aver incontrato Giovanni Nappi nel percorso dell’arte, persona di cultura che ha voluto fortemente un’opera per Giacomo Leopardi e per i 200 anni de L’Infinito”. “Una Città Che Scrive” aveva già dedicato un omaggio al manoscritto leopardiano. Infatti “L’Infinito”, così come altri manoscritti leopardiani, era custodito a Visso, piccolo borgo nelle Marche, ed era esposto al Museo Civico Diocesano, la cui struttura è stata seriamente danneggiata dalle fortissime scosse del terremoto del 2016. Dopo la visita al piccolo borgo maceratese e l’incontro con una scolaresca del posto, è nata nel 2016 l’idea di dedicare a Visso una sezione speciale del Premio Letterario ‘Una Città Che Scrive’, come segno tangibile di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto di quell’anno. Con la stessa determinazione, veniva dedicata nel 2017 alla città di Visso la copertina dell’antologia dal titolo “Una Città Che Scrive, Una Città Che Rinasce”, con l’immagine disegnata da un noto fumettista di Tex Willer, Alessandro Nespolino, che ritraeva il centro storico del borgo maceratese e la speranza di una veloce rinascita e ricostruzione attraverso la dedizione e l’amore per la cultura, la scrittura e i libri. “Giacomo Leopardi con L’Infinito ci insegna che l’amore, l’amicizia e i ricordi possono resistere all’infinito. Sarà troppo ambizioso da parte nostra, ma ci vogliamo provare. Vogliamo provare a realizzare cose che potranno durare all’infinito. È l’augurio che faccio alla nostra piccola Biblioteca Sociale”, così Giovanni Nappi, fondatore del Premio Letterario Una Città Che Scrive, ci spiega la scelta di inaugurare la prima Biblioteca Sociale in Città, sostenuta interamente da una iniziativa privata.
Ad oggi la piccola biblioteca conta già oltre duemila volumi donati dai cittadini casalnuovesi. Presto l’elenco delle opere sarà on line sul nuovo sito della hiblioteca. La biblioteca avrà sede a Casalnuovo di Napoli alla Via Roma 148. L’inaugurazione è prevista per fine gennaio. Nella stessa data sarà lanciato il nuovo bando per l’edizione 2019 del Premio Letterario ‘Una Città Che Scrive’.
Articolo pubblicato il giorno 2 Gennaio 2019 - 16:08