Sarebbe stato colpito con una scopa alla testa il bambino di 7 anni trovato morto nell’appartamento di Cardito dove viveva con la madre 30enne e il compagno 24enne di lei, la sorellina di 8 anni, anche lei rimasta ferita, e un’altra bimba di 4, fortunatamente illesa. Anche la piccola ricoverata al Santobono è stata aggredita con la scopa. La bambina non sa ancora che il fratellino è deceduto. Agli agenti di polizia ha raccontato che il compagno della mamma si sarebbe accanito contro di lei e il fratellino con una scopa, a più riprese e non in un unico momento di follia, tra ieri notte e questa mattina, per poi uscire di casa e fare ritorno più tardi. La madre avrebbe spiegato agli inquirenti di non essere presente al momento delle aggressioni. L’uomo al momento è in stato di fermo. Si tratta di Tony Sessoubti Badre, 24 anni, nato in Italia da genitori tunisini e da anni vivono a Cardito. Lei invece è una donna di 31 anni di Sorrento separata dal marito pure lui di Sorrento e con il quale ha avuto i due figli (quello ucciso e la bambina ferita). Una terza bimba figlia dell’unione tra la donna e il giovane tunisino che ha quattro anni non è stata colpita dalla furia dell’uomo. La piccola rimasta ferita ha comunicato con i medici dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli riferendo anche informazioni che serviranno a ricostruire la dinamica dell’episodio, la bimba di 7 anni ricoverata per contusioni da percosse e il cui fratellino è stato trovato morto nella loro abitazione a Cardito. La bimba è arrivata in codice rosso al pronto soccorso del Santobono con un trauma cranio-facciale e contusioni multiple da percosse in più parti del corpo. Ora le sue condizioni sono migliorate ed è ricoverata in Neurochirurgia. La bimba, ignara di quanto avvenuto al fratello, sarà ora presa in carico da un team di psicologi che la seguiranno nel corso della degenza.
Agli occhi dei soccorritori si e’ presentata una scena straziante. Il bimbo di 7 anni aveva il volto tumefatto. La sorellina, di un anno piu’ grande, poco distante, anche lei ferita con evidenti segni di percosse. Nella stessa abitazione una terza bimba di 4, rimasta per fortuna illesa. Ad allertare i Carabinieri e’ stata una telefonata fatta da qualcuno che avrebbe sentito le urla dei bambini. E cosi’ le indagini si sono subito indirizzate sulla pista della lite in famiglia.. Una famiglia tranquilla, cosi’ dicono i vicini, che fino ad oggi non aveva mai fatto parlare di se’. Qualcuno pero’ sussurra che tra loro due ci sarebbe stato nella giornata di ieri qualche screzio: ma cose di poco conto, viene riferito. All’interno dell’appartamento sono andati avanti per tutto il pomeriggio i rilievi della Polizia scientifica. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, puntano a ricostruire quanto e’ accaduto e per questo gli agenti stanno ascoltando negli uffici del locale commissariato di Polizia sia la donna che l’uomo che di professione fa l’ambulante ed e’ conosciuto a Cardito. Gli inquirenti vogliono ricostruire cosa abbia fatto quest’ultimo nella mattinata. La donna, distrutta dal dolore, si dispera e non riesce a capire il perche’ di quanto successo. Alle 18.30 circa la donna è stata portata dagli agenti di polizia in commissariato ad Afragola per essere ascoltata sulla sua versione dei fatti. Alcune donne presenti in strada e residenti vicino al palazzo hanno offeso pesantemente la 30enne nel breve tratto tra l’abitazione dove si è consumata la tragedia e la Fiat Punto grigia in cui è stata fatta salire. “Nella giornata della memoria, quando tutti quanti noi dovevamo riflettere sulle atrocità perpetrate dal genere umano nel secolo scorso, la serenità della nostra comunità è stata squarciata da una notizia a dir poco sconvolgente. La vita di un bambino carditese è stata interrotta questo pomeriggio per un motivo sicuramente futile rispetto all’importanza di una vita umana, a maggior ragione al cospetto di quella di un bambino”. Così il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, commentando quanto accaduto in un’abitazione di via Marconi. Un’altra bimba, di 4 anni, è rimasta fortunatamente illesa. “Da domani – fa sapere Cirillo – mi metterò al lavoro e insieme all’amministrazione tutta attiveremo tutte le misure che la legge ci consente. Insieme al settore Politiche sociali agiremo affinché i due bambini superstiti non si sentano soli e abbandonati”.
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