Cardito. È morto lentamente, il piccolo Giuseppe, massacrato di botte con calci, pugni e colpito con violenza con una mazza della scopa dalla violenza cieca e folle del patrigno Tony Brade. Poteva salvarsi il piccolo se solo qualcuno avesse chiamato in tempo i soccorsi. la stessa madre, Valentina Casa, che era presente al pestaggio e che, solo dopo due ore e dopo aver messo il piccolo sul divano, hanno chiamato i soccorsi. Lui dopo il pestaggio a Giuseppe e alla sorella maggiore Noemi è anche sceso in strada prima a vagare e poi alla ricerca di una farmacia aperta di domenica pomeriggio per acquistare una pomata. Non era in se perchè come ha confessato ieri nell’udienza di convalida che si è svolta davanti al gip santoro della Porcura di napoli Nord, che sta indagando sulla tragedia, e alla presenza del suo avvocato Michele Coronella: “Ho fumato diversi spinelli, come faccio ogni giorno. Poi ho perso la calma”. Quello che gli inquirenti ora vogliono capire al di là delle confessioni di Tony è il perché si è atteso due ore prima di chiamare i soccorsi e perchè la madre del bimbo ha consentito tutto ciò senza che intervenisse e poi vedendo i due figli in quelle condizioni perché non ha chiamato lei stessa aiuto. Forse il bimbo poteva essere salvato. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte: una emorragia interna o una frattura cranica. Ma sta di fatto che quando sono arrivati i soccorsi Giuseppe era già morto. La Procura alla luce della confessioni di Tony potrebbe decidere di interrogare Valentina. L’uomo infatti ha spiegato che lei era presente in casa: “Ma ha cercato di fermarmi. E per levarmela di torno, le ho dato un morso in testa”. Dopo la confessione è stato trasferito nel carcere di Poggioreale ma è stato è stato deciso di tenerlo in isolamento ed è sorvegliato a vista. Sia per il rischio di aggressioni sia perché potrebbe esserci il rischio che di atti di autolesionismo. Come da prassi l’uomo è stato privato di cinture, lacci per le scarpe, orologi. Privato di tutto ciò che poteva in qualche modo usare per provare a farsi del male. L’avvocato Coronella non esclude di presentare una richiesta di perizia psichiatrica. Tutto dipende anche dall’esito dell’autopsia perché bisogna comprendere se ci siano o meno dei traumi antecedenti all’aggressione avvenuta domenica pomeriggio.
Ieri il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli è andato ad incontrarlo in carcere: ”Quando mi ha visto piangeva e chiedeva perdono. Non sono riuscito a provare alcuna pietà per lui. Personalmente credo che chi uccide è un mostro in particolare se si tratta di bambini e merita una condanna durissima senza alcuna attenuante”, ha raccontato il consigliere.
Napoli. Che fine ha fatto il Patek Philippe modello “5164-R” rapinato al calciatore del Napoli,… Leggi tutto
Ecco l'oroscopo dettagliato per oggi, 15 novembre 2024, con le previsioni per ogni segno zodiacale:… Leggi tutto
Un'aggressione brutale ha scosso i Quartieri Spagnoli, macchiando la reputazione di uno dei quartieri più… Leggi tutto
L'Italia ha conquistato un posto ai quarti di finale della Nations League, sconfiggendo il Belgio… Leggi tutto
Napoli. Cosa è successo a Salvatore Cannova dal pomeriggio di venerdì 8 novembre quando si… Leggi tutto
Nessun '6' né '5+'al concorso di oggi del Superenalotto. Centrati cinque '5' da oltre 34mila… Leggi tutto