Porto abusivo di oggetti atti a offendere e’ il reato ipotizzato in seguito al sequestro di un coltello rudimentale a un detenuto nordafricano che si accingeva ad assistere alla messa celebrata il 12 gennaio dal vescovo monsignor Renato Boccardo nel carcere di Spoleto. L’indagine e’ coordinata dalla procura spoletina che mantiene il massimo riserbo. Al vaglio degli inquirenti perche’ lo straniero – in carcere per reati comuni e finora non monitorato per rischio radicalizzazione – avesse il manico di rasoio sul quale era stata posta una lametta e se o contro di chi la volesse utilizzare. L’arma e’ stata sequestrata dal personale della polizia penitenziaria durante i controlli sui detenuti prima che accedessero a dove l’arcivescovo doveva celebrare la messa. Lo straniero aveva cercato di sfuggire alla perquisizione ma subito bloccato dagli agenti che hanno sequestrato il coltello rudimentale. Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini ha gia’ annunciato che per il detenuto “sara’ disposto al piu’ presto il trasferimento ad altro istituto come previsto per quelli pericolosi e aggressivi”.
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