E’ “drammatica” la situazione del pianeta carcere nel nostro Paese. Lo ha evidenziato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, tenendo la relazione al Senato sull’amministrazione della Giustizia. Dati alla mano, il guardasigilli ha evidenziato che i detenuti negli istituti di pena al 21 gennaio 2019 sono “59.947 a fronte di una capienza di 50.569. A questi numeri si aggiunge il numero di 61 suicidi nel 2018 e 4 suicidi di agenti di polizia penitenziaria. Ci sono stati 3808 eventi critici”. Tra questi, ha segnalato ferimenti, episodi di colluttazione e rivolte in carcere”. Bonafede ha ringraziato gli agenti di polizia penitenziaria: “Non portano avanti solo una funzione di sicurezza ma un’ opera fondamentale di prevenzione. In questo senso, l’ attività di polizia penitenziaria nel monitoraggio delle dinamiche che portano a incrementare le dinamiche di terrorismo è fondamentale”. Da qui, ha aggiunto Bonafede, “la norma che prevede possibilità per la Dna di disporre di pool di 20 agenti di penitenziaria”. Quanto alla situazione delle madri detenute, Bonafede ha detto che “il governo si sta impegnando per incrementare le strutture che a livello regionale possano accogliere situazione particolari. Ci siamo già attivati per segnalare automaticamente situazioni del genere”.
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