“La brigata europeista “la disperata” ha appena superato i 60.200 membri! #SiamoEuropei”. Esulta cosi’, via twitter, l’ex ministro e promotore del manifesto europeista, Carlo Calenda che via social polemizza con Marco Travaglio che sul proprio giornale gli ha dedicato un approfondimento dal titolo “Arriva il listone dei Disperati”. “Definire disperati 30 tra i migliori amministratori locali, personalita’ dell’imprenditoria e dell’Accademia, operai e volontari e 50.000 cittadini, caro @marcotravaglio – twitta infatti Calenda – e’ una cosa miserabile anche per i tuoi standard. Alla fine sei davvero solo un fascitello maleducato”. L’esponente Pd, in varie altre conversazioni social, spiega e difende la sua proposta. Anche con chi lo accusa di voler mettere in soffitta il simbolo Pd: “Massimo – risponde Calenda a un suo Follower – qui non si nasconde nulla. Se leggi il manifesto c’e’ scritto con chiarezza che non sono favorevole a nascondere simboli di partito ma a schierarli dietro una bandiera comune e un programma. Critiche e suggerimenti sono benvenuti. E anche alternative se capita”. “La cosa interessante – scrive ancora in un altro post – e’ che ogni giorno ci sono tonnellate di tweet ed editoriali che dicono: il paese e’ a rischio e l’opposizione e’ assente. Poi l’opposizione si muove e gli stessi si precipitano, senza leggere una riga, a scrivere ‘ma non cosi”. Mai che uscisse una proposta…”.
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