Per il quinto anno consecutivo, il Liceo Carducci di Nola ha aperto le porte, in contemporanea con 433 Licei italiani, per la Notte Nazionale del Liceo Classico un’iniziativa nata per far comprendere l’importanza e l’attualità della cultura classica. L’ evento, grazie all’impegno del professoressa Patrizia Sorrentino, referente nazionale per il Liceo in questione, ha visto coinvolto numerosi alunni. Alle ore 18:00, dopo la proiezione del video di apertura inviato dal liceo capofila “Gulli e Pennisi” di Acireale, si è svolta un’interessantissima tavola rotonda per presentare il libro “Mafie e libere professioni” del prof. Stefano D’Alfonso, docente di Istituzioni di diritto pubblico e amministrativo e già consulente della Commissione parlamentare antimafia, Aldo De Chiara, procuratore generale vicario presso la Corte d’appello e consulente della Commissione parlamentare antimafia e del prof. Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II di Napoli. Alla seduta moderata dal prof. Luigi Pasciari, già docente del liceo, hanno partecipato oltre agli autori anche la dott.ssa Anna Maria Lucchetta procuratrice del Tribunale di Nola e il dott. Luigi Picardi, presidente del Tribunale di Nola. Il testo presentato, approfondisce le relazioni che le mafie intessono con le professioni liberali, analizza quindi il rapporto tra il mondo illegale e quello apparentemente legale, formulando proposte concrete. La tavola rotonda, grazie agli interventi degli illustri ospiti, ha sottolineato l’importanza della scuola nella formazione etica e morale dei giovani che saranno cittadini e professionisti del domani. La giovane platea si è dimostrata assai attenta e coinvolta della tematica trattata che, affrontata con grande esperienza e passione dai relatori, ha sicuramente lasciato un indelebile segno nei presenti. La serata condotta da Antonio Sibilla, Paola Pescione e Francesco Di Palma, ha visto protagonisti i giovani liceali che si sono succeduti sul palco esibendosi in vari spettacoli. Interessante è stata la versione in greco, tradotta da Antonio Sibilla della canzone “Amore Amaro”, cantata dalla stupenda voce di Paola Pescione ed accompagnata dalla chitarra di Ivo Perticarà. In seguito, la tomba del Tuffatore è divenuta tableau vivant grazie al lavoro e alla coordinazione della prof.ssa Milena Picciocchi. È stato poi trasmesso il video vincitore al Marano Festival, “Pensaci”, a cura della prof.ssa Luisa Napolitano e della prof.ssa Rosa Anna Quindici e degli alunni Sonia Romano, Isernia Marta, Fiorillo Pasqualina, Esposito Marta, Manganiello Ilenia. Strettamente connesso all’attualità, è stato il monologo di Paola Cortellesi sulla violenza contro le donne, interpretato dalla vulcanica Gaia Rota e da Mariano Carrella. Inoltre, magistralmente recitato da Carmen Grilletto, è stato il monologo “I sogni” della nota Virginia Raffaele. Due momenti sono stati dedicati al ballo, il primo ha visto messa in scena una coreografia composta da Ida Riccardi e Francesca Russo, mentre il secondo è stato dedicato a una esibizione di Tammurriata e Pizzica, un tributo alle nostre tradizioni, curato dalla prof.ssa Fiorinda Sepe con l’accompagnamento del gruppo “I Pulcinella”. Di certo non poteva mancare il teatro che affonda le proprie origini nel mondo greco. Quest’anno è stata rappresentata “La locandiera” di Carlo Goldoni, messa in scena dagli alunni della II D coordinati dalla prof.ssa Pina Napolitano. La serata s’è conclusa col toccante monologo di Roberto Vecchioni “Ho conosciuto il dolore”che è stato rappresentato con grande bravura e abilità da Mirko Mugnano. A mazzanotte precisa, a chiusura del Gran Galà, a cui hanno partecipato in abiti parecchio eleganti gli allievi del liceo, la lettura in lingua greca del Fragmentum Grenfellianum noto anche come “Il Lamento dell’Esclusa”. Un ringraziamento dovuto va infine alla Dirigente Scolastica professoressa Assunta Compagnone che non ha mai fatto mancare il proprio appoggio ad un’iniziativa che coinvolge migliaia di liceali.
Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2019 - 12:26