Napoli. C’è anche la campagna anti-razzista di Gino Sorbillo tra le ipotesi seguite dagli inquirenti per identificare coloro che hanno piazzato la bomba dinanzi alla pizzeria dei Decumani. Più passano le ore, più Gino Sorbillo prova a capire cosa abbia potuto scatenare tale violenza. Ribadisce più volte che la bomba carta è, secondo lui, un modo “per scoraggiare chi vuole puntare su attività commerciali e far rinascere questa città”. Ma poi fa qualche passo indietro nel tempo, a quando giorni fa, sempre sui social, dopo gli insulti rivolti a Koulibaly, in occasione della partita Inter-Napoli, si era schierato contro il razzismo, dipingendosi il volto di nero. “A questo punto non posso escludere che possa trattarsi di qualcuno che non ha gradito questa mia posizione – dice al telefono – all’indomani di quei post ho ricevuto minacce quindi la inserisco tra le ipotesi di questo attentato”.
“Non ci sono dubbi che si tratti di un atto intimidatorio, verosimilmente di natura estorsiva. La squadra mobile di Napoli, in particolare la sezione antiestorsione, sta indagando sul caso, per capire se ci siano state minacce”. Il questore di Napoli, Antonio De Iesu, in merito alla bomba esplosa la scorsa notte nella pizzeria Sorbillo di via dei Tribunali ha le idee chiare sul fronte da prendere in considerazione per le indagini. Nove bombe in pochi giorni in provincia di Napoli, ma l’attenzione dello Stato è alta. Il questore però distingue il fenomeno di Afragola, dove ci sono state otto bombe, da quello di Napoli. “Partiamo dicendo che Napoli è una zona diversa da Afragola, comune dell’hinterland partenopeo, dove le esplosioni sono state otto. Qui stiamo analizzando il fenomeno sia con una serrata attività investigativa, sia con controlli del territorio. Questa notte invece, a Napoli, una bomba è stata fatta esplodere in una pizzeria tipica e rinomata della città, Sorbillo. Non ha generato gravi danni e sono in corso stringenti indagini”. E a proposito della pista razzismo, de Jesu esclude che l’episodio possa essere legato alla presa di posizione di Sorbillo dei giorni scorsi. “Non vi è nessun collegamento. E’ una classica intimidazione, strumentale a un’attività estorsiva”. Riguardo all’emergenza camorra e alla richiesta di aumentare l’organico della polizia, il questore precisa che tra ottobre e novembre sono arrivati circa 30 poliziotti e 60 nuovi agenti sono previsti a febbraio.
La bomba a Sorbillo ha creato clamore in città ma ha anche innescato una gara di solidarietà nei confronti del titolare e della storica pizzeria. Il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli Amedeo Manzo, a poche ore dal fatto ha annunciato ‘un finanziamento a tasso agevolatissimo per permettere a Gino Sorbillo, di ristrutturare quella parte della sua pizzeria andata distrutta la scorsa notte con un gesto vile!’. “La nostra Banca – afferma il numero uno della BCC – non è solo vicina all’imprenditore Sorbillo, ma anche all’uomo a cui tende la mano con un gesto concreto! La nostra solidarietà non è solo dialettica ma pratica, allo scopo di ripristinare funzionalmente il locale. Un gesto di legalità e di vicinanza a imprenditori di successo che hanno saputo costruire la loro strada con sacrifici e sudore”.
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