Sit-in di solidarietà dei pizzaioli napoletani davanti al locale di Gino Sorbillo: “Non fermeranno la meglio Napoli” e “Io sto con Sorbillo” tra le frasi più ricorrenti. In tanti oggi pomeriggio si sono radunati in via dei Tribunali, mentre Gino Sorbillo tornava da Milano e via social sollecitava i suoi colleghi: “Credetemi, per la mia personale esperienza, lo Stato c’è, bisogna solo essere fiduciosi nelle indagini. La voglia e la forza di rialzarci non ci deve mai mancare. Un consiglio: denunciate subito. Restiamo uniti, forza”. Il giorno dopo l’esplosione di un ordigno davanti alla porta della sua pizzeria in via dei Tribunali, tutti si stringono intorno al pizzaiolo napoletano. Per Francesco Chirico, presidente della IV Municipalita’, “l’ordigno a Sorbillo è un segnale a tutti i piccoli imprenditori. Nella nostra municipalità ci sono 4-500 tra pizzerie, ristoranti e bar. La maggioranza è fatta da piccoli commercianti che non sono alla ribalta come Sorbillo e difficilmente hanno la forza di denunciare. Per questo dobbiamo essere vicini a tutte le attività della citta'”. E’ questo il senso che Chirico e i pizzaioli danno alla manifestazione che si è svolta oggi. Il problema degli operatori, però, è la sicurezza di chi denuncia, come spiega Antonio Pace, presidente dell’Associazione verace pizza napoletana: “Non so fino a che punto alle denunce carabinieri e polizia possano rispondere con una protezione adeguata. ‘Denunciate’ è una canzoncina che ripetono spesso le istituzioni ma la seconda parte non la cantano e quindi ci sentiamo molto soli”. E’ questo l’appello che parte oggi da Napoli a Matteo Salvini, il ministro dell’interno che domani sarà ad Afragola, vicino Napoli, città colpita da otto attacchi della camorra ai negozi in pochi giorni. “Dobbiamo chiedere a Salvini – spiega Pace – che Napoli sia presidiata per dare coraggio alle imprese. Oggi testimoniamo la nostra vicinanza a Sorbillo ma presto dovremo fare iniziative più concrete, da troppi anni il commercio napoletano subisce certe cose, è il momento di reagire anche dal punto di vista del Governo che non ci può lasciare in questo modo”. Davanti alla pizzeria di Sorbillo c’erano oggi anche rappresentanti del Comune di Napoli e della Regione Campania. Ad isolare chi ha piazzato l’ordigno stanno lavorando intanto gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli che, coordinati dagli inquirenti della Procura della Repubblica, al vaglio i video delle telecamere di sorveglianza della zona. Secondo quanto si vede la bomba carta è stata piazzata da due persone, giunte su uno scooter: una ha agito posizionando il potente petardo mentre l’altra è rimasta in sella pronto per la fuga. Gli investigatori non escludono la pista del racket anche se le modalità sembrano essere piuttosto atipiche: la vittima ha infatti dichiarato di non avere ricevuto richieste di pizzo.
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