Arzano. Indagini dell’Antimafia, il presidente Luca Basile si scaglia ancora contro parlamentari e Forze dell’ordine. “L’unica aria che si respira è quella puzza di merda coma la camorra, come la regia occulta che tenta di destabilizzare la politica arzanese, servendosi di pezzi dello stato e della società civile”. Poi ci ripensa e modifica il post al veleno. Ma dimentica di cancellare la cronologia. Un attacco senza precedenti alla libertà di stampa, alle istituzioni parlamentari e allo stato locale rappresentato da diverse forze di polizia. Secondo Basile, molto attento alle palestre comunali e di cui alcuni esponenti delle opposizioni ne approfondiranno nelle prossime settimane aspetti e cronologie passate, “Questo 2019 non poteva non cominciare con il solito fango su Arzano. Ecco un altro titolone di un articolo che non racconta nulla, o meglio, collaziona più fatti, diversi tra loro, con una coniugazione al condizionale ed un preciso filo logico: screditare l’immagine della politica arzanese”. Proseguendo in sintesi “E poi, mai un atto amministrativo sviscerato e contestato, sempre e solo illazioni. Si parla che in Comune tira un’aria di paura e silenzio. Ebbene, l’unica aria che si respira è quella che puzza di merda come la camorra, come la regia occulta che tenta di destabilizzare la politica arzanese, servendosi di pezzi dello stato e della società civile. Il Consiglio Comunale di Arzano è indignato per questo solito fango sull’immagine della Città. Arzano ha bisogno di prospettive di sviluppo. Non può continuare ad essere delegittimata. La legalita si coltiva con il noi, non con l’io”. Appare ovvio che il presidente Basile e alcuni esponenti della maggioranza siano in totale sbandamento non entrando mai nel merito delle questioni denunciate a più riprese da senatori e parlamentari fino ad arrivare alla commissione Antimafia. Ma avviando una mera opera (già fallita sul nascere) di delegittimazione e condizionamento di apparati dello Stato. Questa si, cosa ancor più grave e già attenzionata dalla Procura. Intanto, mentre lo stato avanza inesorabile, alcuni esponenti di maggioranza attraverso whatsapp hanno avviato cosiddetta catena di Sant’Antonio chiedendo aiuto al presidente della commissione trasperenza del Movimento 5 Stelle Fabio Gallo. Messaggio che testualmente recita: “Buongiorno, scusate penso che quest’ultimo articolo è un attacco a tutta la politica arzanese. Qui non si tratta di essere maggioranza o opposizione di governo…chiedo a Fabio in qualità di presidente della commissione trasparenza e a tutto il consiglio di non sottovalutare questi articoli e di rispondere compatti alla macchina del fango “politicizzata” che scredita la nostra città facendo passare questa martoriata città come il peggio del paese! Il nostro territorio è difficile e complicato ma non è casal di principe o Corleone! È la reazione di chi come voi vive la politica come servizio ai cittadini “. Anche in questo caso, confondendo il ruolo di Gallo (già stranamente tirato per la giacca quale intermediario con il senatore Mario Giarrusso che ha denunciato presunti rapporti tra camorra e politica). Dimenticando però che il ruolo di Gallo dovrebbe essere quello di verifica sulle attività comunali. Posizione, quella del consigliere Gallo (addirittura artefice di incontri con membri della commissione parlamentare Antimafia), che potrebbe essere spiegata agli organi inquirenti. Intanto, come denunciato dal social “Arzano News” , la mente corre al consiglio comunale in cui il sindaco Esposito parla di abusi.
Antonio Agliarulo
Articolo pubblicato il giorno 7 Gennaio 2019 - 22:08