l boss emergenti della camorra sono sempre più attenti al look: tatuaggi a dir poco sofisticati, abbigliamento ispirato alle gang dei narcos sudamericani, barbe ‘alla talebana’ e soprannomi presi in prestito direttamente dalle fiction televisive, come chi si battezza ‘Sangue Blu’ alla maniera del protagonista di Gomorra. E’ stato Luigi Rinella, dirigente della squadra mobile di Napoli, a spiegare i riti e le manie dei rampolli della criminalità campana intervenendo al convegno ‘Investigare 2.0, passato presente e futuro della lotta alla criminalità’, in corso alla Scuola superiore di polizia. “Non è più soltanto la fiction ad ispirarsi alla realtà, al contrario oggi è la realtà a ispirarsi alle serie televisive. Le attività investigative hanno fatto emergere il ricorso dei boss emergenti a soprannomi e look che si ispirano alle fiction”, dice all’Adnkronos Rinella. Molto attivi sui social, i nuovi boss della camorra “non sono cani sciolti ma elementi di spicco di bande giovanili strutturate, con una dinamica e una strategia di tipo camorristico. La caratteristica di questi gruppi sono le ‘stese’, scorribande armate che servono a mostrarsi esteriormente per conquistare porzioni di territorio del clan avversario”.
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