“La lotta alla camorra, alle intimidazioni, alle minacce si combatte anche con la mobilitazione, il coraggio e il superamento dell’emarginazione. La Cgil è in corteo oggi ad Afragola per dire no alle bombe, per la dignità delle persone, la sconfitta del disagio sociale e la denuncia della mancanza di lavoro. Tutti insieme determinati con le istituzioni, la società civile e le associazioni”. Lo dichiara il segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci, in merito alla manifestazione promossa oggi ad Afragola in seguito agli attentati che hanno colpito numerose attività della città. Ricci è anche intervenuto sulla revoca da parte dell’amministrazione comunale di Afragola di quasi il 90 per cento dei terreni che compongono la masseria ‘Antonio Esposito Ferraioli’, bene confiscato alla camorra, gestito da una Ats di cui fa parte, tra gli altri la Cgil di Napoli. “La burocrazia – ha affermato – non può bloccare un simbolo della lotta alla criminalità. La Masseria ‘Antonio Esposito Ferraioli’ è il bene confiscato più grande della provincia di Napoli, che ha risvegliato le coscienze, dando speranza e creando lavoro e solidarietà. Non vogliamo pensare che sia una manovra politica perché, se cosi fosse, si arretra nella lotta alla criminalità in maniera irresponsabile. Queste azioni – ha concluso Ricci – non rigenerano la fiducia nelle istituzioni che rappresentano il primo baluardo di legalità nei territori”. “La manifestazione di Afragola è la risposta migliore a chi pensa, con la violenza e l’illegalità, di fermare la voglia di riscatto di questa terra attraverso il lavoro e la legalità”. A dirlo è il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, secondo il quale la marcia anticamorra svolta questa mattina ad Afragola, “nonostante la pioggia, ha assunto un valore importante perché ha unito tanta parte della società civile e del mondo del lavoro. E, in questo contesto – sottolinea Schiavella – è anche un segnale a chi, come il Comune di Afragola, inspiegabilmente, per un cavillo burocratico, ha revocato la concessione del bene sequestrato Masseria Antonio Ferraioli alle tante associazioni che la stavano restituendo alla città”. Secondo Schiavella “la camorra si sconfigge certamente incrementando la presenza di posti i polizia sul territorio, ma ancor più colpendo le mafie nei loro interessi economici e restituendo i beni illegittimamente acquisiti alle collettività, per le quali invece possono essere un valore aggiunto e di creazione di lavoro. Chiediamo quindi al ministro Salvini, al di là delle passerelle, di dire una parola chiara anche su questo punto, sul quale invece ieri ha taciuto”, conclude Schiavella.
Articolo pubblicato il giorno 19 Gennaio 2019 - 18:09