Ennesima pagina nera del trasporto pubblico locale. Questa volta è toccato a Sandra,una turista Bolognese, sperimentare sulla sua pelle – purtroppo – le inefficienze del trasporto pubblico su gomma che da decenni sono costretti a vivere i diversamente abili ssull’isola di Procida.L’episodio è sttao segnalato dal sito TgProcida che ha anche raccolto lo sfogo e la denuncia del malcapitato turista.
“Sono passati cinque bus – ha raccontato Sandra – nessuno dei quali provvisti di pedana, ma avevo deciso di aspettare ancora, convinta che su un’isola turistica si ha il diritto a prendere il bus”. Ma niente, tanto che ha deciso di avviarsi al porto con la propria carrozzina e tra mille difficoltà, con la schiena a pezzi, ha affrontato il percorso nella speranza di poter raggiungere la terraferma per ritornare nella sua città. Ha perso il suo treno per Bologna ma la delusione più grande è stata quella di aver trovato una bella isola con splendide persone ma non accogliente per le persone con disabilità. Sulla vicenda si registra anche la presa di poszione di CGIL, CISL e UIL, alle massime autorità dell’EAV, per chiedere spiegazioni e invitare la società a dotare di pedane gli autobus in circolazione sull’isola.
“Le scriventi 00.SS. sono venute a conoscenza del grave episodio avvenuto a Procida, circa l’impossibilita di garantire il servizio di trasporto ad un turista disabile, una situazione inaccettabile, che si ripete costantemente, dovuta alla vetusta dei mezzi aziendali sprovvisti delle necessarie pedane per la salita e la discesa degli utenti disabili. Alla luce di quanto sopra, onde evitare di incorrere in altri episodi simili, si chiede di assicurare, per il servizio di Procida, autobus dotati di pedane alto scopo di garantire il diritto alla mobilita anche agli utenti disabili”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Dicembre 2018 - 11:20