Rimini non rappresenta unicamente una meta per le vacanze estive al mare; infatti, oltre ad un’ampia spiaggia particolarmente attrezzata che si sviluppa per molti chilometri, offre al turista l’opportunità di visitare un centro storico ricco di monumenti importanti perfettamente restaurati, e la possibilità di passeggiare in un contesto urbano particolarmente affascinante.
Le dimensioni della città permettono di visitarla anche avendo a disposizione poco tempo; infatti, anche soltanto 24-48 ore sono sufficienti per poter affrontare un itinerario che consente di vedere i punti maggiormente significativi, senza stancarsi troppo. Il centro storico, infatti, si presenta tutto raccolto intorno alla piazza principale, da cui si diramano le strade principali e sulle quali si trovano tutti i più comodi hotel di Rimini.
Punti Chiave Articolo
Anticamente, segnava una porta di accesso alla città, con fossato e ponti levatoi; sopra il portone è sistemato uno stemma nobiliare intitolato a Sigismondo Pandolfo; fino al 1967 il castello è stato utilizzato come struttura carceraria, mentre attualmente viene impiegato come punto d’incontro per vari eventi culturali, tra cui mostre, e concerti all’aperto.
Impreziosito da una piacevole area verde, è uno dei punti più suggestivi della città.
Piazza Cavour può essere il punto da cui partire alla scoperta di Rimini; si tratta di un’ampia area lastricata e pedonalizzata dove possono transitare soltanto le biciclette. Circondata da palazzi storici, presenta al centro la Fontana della Pigna, donata alla città da Papa Paolo V; così chiamata per la presenza di una grande pigna che svetta in alto, è fornita di numerose cannelle da cui sgorga un’acqua freschissima che è possibile bere, soprattutto nelle calde giornate estive.
Esiste un collegamento sotterraneo che unisce questa fontana al colle di Covignano, e che garantisce un refrigerio per tutti i passanti.
Un lato della piazza è occupato dal porticato della Vecchia Pescheria del Settecento, consistente in un lungo porticato delimitato da colonne, dove si tiene un pittoresco mercato dei fiori.
Su un altro versante si erge il teatro Galli ñ imponente edificio inaugurato da Giuseppe Verdi ñ che dopo molti anni di abbandono, Ë stato abilmente ristrutturato e riqualificato.
Su un diverso fronte, si può ammirare il Palazzo dell’Arengo, maestoso e imponente, in stile romanico-gotico e sormontato dalle caratteristiche merlature; nel piano superiore all’elegante loggiato sono conservati affreschi della scuola Riminese del Trecento.
Il Palazzo del Podestà è un monumento medioevale che chiude la piazza verso monte, famoso perché nell’arco gotico centrale del suo prospetto veniva appesa la corda per impiccare i re.
Si tratta di un’ampia piazza intitolata a tre giovani partigiani uccisi durante la seconda guerra mondiale, che rappresenta il fulcro della vita della città.
Posta all’incrocio tra “cardo” e “decumano” dell’antico Foro Romano, venne chiamata per secoli “Piazza delle Erbe”, ed Ë attualmente sede del mercato settimanale.
La sua pavimentazione è particolarmente curata e presenta, al centro, un sole rinascimentale, simbolo presente anche nel Tempio Malatestiano e sul quadrante dell’Orologio.
La Torre dell’Orologio spicca su un lato della piazza, e riporta un pittoresco quadrante con segni zodiacali e calendario.
Su un lato spicca la statua di Giulio Cesare, che ricorda il discorso che venne pronunciato dal condottiero dopo il passaggio del Rubicone.
Lasciandosi alle spalle piazza tre martiri e dirigendosi verso mare, si incontra sulla destra il maestoso Tempio Malatestiano, completamente rinnovato sotto la signoria di Sigismondo Malatesta, che lo ha arricchito con opere di numerosi artisti tra cui Leonbattista Alberti e Piero della Francesca. Questo duomo rimane una delle opere più significative del Quattrocento italiano.
L’esterno rivestito in marmo è rimasto incompiuto; le fiancate presentano una sequenza di arcate che avrebbero dovuto contenere i sarcofagi di importanti nobili personaggi. L’interno offre alcune meravigliose cappelle laterali, incorniciate da arcate, e chiuse da balaustre in marmo. Sono presenti importanti opere d’arte di Agostino di Duccio.
Ovunque sono visibili le “SEI” incrociate, dedicate a Sigismondo ed al suo amore per Isotta degli Atti, l’unica moglie veramente amata dal nobile. Dietro all’altare principale, è possibile ammirare un meraviglioso crocifisso di Rimini, opera di Giotto.
Per la sua ricchezza di opere d’arte e per la particolare atmosfera che vi regna, il Tempio Malatestiano merita una visita approfondita per potere apprezzare tutti i suoi angoli.
Sempre partendo da Piazza Tre Martiri, e percorrendo il Corso d’Augusto, si può raggiungere l’Arco di Augusto, che rappresenta la monumentale porta d’ingresso alla città ed è il più antico arco romano esistente.
Anticamente segnava la fine della Via Flaminia, collegamento tra Roma e Rimini, e sorreggeva una grandiosa statua dedicata all’imperatore Augusto.
Caratterizzato da uno stile sobrio e solenne, presenta due maestose semi-colonne sormontate da capitelli corinzi, con quattro clipei che rappresentano Giove, Apollo, Nettuno e la dea Roma.
Posta in una posizione leggermente più defilata, piazza Ferrari viene giustamente considerata il giardino di Rimini, un posto dove riposarsi all’ombra di grandi alberi.
Nelle vicinanze, si può visitare la storica biblioteca Gambalunga; si tratta di una delle più antiche ed importanti biblioteche italiane, si trova in palazzo Gambalunga ed ospita un ricchissimo patrimonio bibliografico, documentario ed iconografico, con oltre sessantamila libri antichi, e più di trecento incunaboli.
Si possono visitare quattro sale antiche, di cui alcune allestite già nella prima metà del Seicento, con pregevoli scaffali in noce, dove è possibile ammirare le caratteristiche “legature gambalunghiane” in pergamena decorata in oro.
Questa biblioteca è stata giustamente inserita tra le più belle del mondo, ed è aperta al pubblico tutti i giorni.
Nelle sue vicinanze, è localizzata la Domus del Chirurgo, un sito archeologico che ha permesso di riportare alla luce alcuni strumenti chirurgici risalenti all’epoca romana, tra cui il “cucchiaio di Diocle”, che serviva per estrarre dal corpo dei feriti le punte delle frecce.
Allontanandosi dal centro storico, e dirigendosi verso nord, si arriva al Ponte Tiberio, che attraversa il fiume Marecchia, creando un collegamento tra la città ed il Borgo San Giuliano.
Questa struttura presenta un grandioso disegno architettonico, in pietra d’Istria, che si sviluppa in cinque arcate appoggiate su imponenti piloni posti obliquamente rispetto all’asse del ponte, in modo tale da non contrastare la corrente del fiume.
Il Borgo San Giuliano è uno dei più celebri borghi antichi, reso famoso dalla figura di Federico Fellini, che lo ha celebrato in alcune sue opere, riportando l’atmosfera tipica che si respira percorrendone vicoli e stradine.
Le caratteristiche case del Borgo sono spesso decorate con variopinti murales eseguiti da pittori locali, un omaggio alla figura del grande regista.
Questo antico quartiere era sede delle abitazioni dei pescatori, che vivevano in case povere ma molto curate nei particolari; attualmente, la zona è stata riqualificata ed Ë molto ricercata per la sua caratteristica atmosfera.
Con cadenza biennale, presso questo Borgo, si tiene la “Festa de Borg”, durante la quale le piazze e le strade si trasformano in veri e propri palcoscenici, sedi di rappresentazioni teatrali itineranti, di mostre gastronomiche e di spettacoli musicali.
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