Vini, spumanti o prodotti alimentari tipici rapresentano la scelta di quasi un italiano su quattro per il classico regalo sotto l’albero. Questp è il dato che emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia peraltro per i regali la maggioranza del 47% delle famiglie italiane ha fissato un budget sotto i 100 euro, il 40% tra i 100 ed i 300 euro, l’11% dai 300 ai mille euro e un fortunato 2% supera i mille euro. Si registra quest’anno – sottolinea la Coldiretti – una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Il regalo di prodotti dell’enogastronomia è quello meno riciclato ma, da segnalare, è anche – continua la Coldiretti – la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa. Accanto all’immancabile panettone infatti – riferisce la Coldiretti – si è affermata la ricerca minuziosa di, formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali toriche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre piu’ spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina.
Per la ricerca del regalo – continua la Coldiretti – c’è la tendenza dunque a scovare la curiosità e il miglior rapporto prezzo/qualità nei diversi luoghi di acquisto senza preclusioni, dalla grande distribuzione ai piccoli negozi, da internet fino ai mercatini. Oltre la metà degli italiani (51%) frequenta proprio i mercatini che si moltiplicano nel periodo di Natale e tra questi ben il 42% vi acquista proprio prodotti enogastronomici. Una opportunità – sottolinea la Coldiretti – che unisce il relax con la possibilità di fare acquisti con curiosità e novità per sfuggire alle solite offerte standardizzate. A differenza di quanto accade per le altre tipologie di regali, negli acquisti di bevande e prodotti alimentari si rileva peraltro una maggiore diffidenza verso la spesa on line. Le perplessità – spiega la Coldiretti – riguardano soprattutto la sicurezza dell’acquisto, la consegna di un prodotto integro e i rischi per la mancata corrispondenza delle caratteristiche qualitative del prodotto sul video rispetto a quello consegnato, nonostante l’attività di vigilanza dell’Ispettorato Repressione Frodi e l’importante accordo contro le frodi on line sottoscritte dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo con Alibaba, la più grande piattaforma di e-commerce a livello mondiale. La migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita è infatti quella della presenza personale del produttore agricolo che – precisa la Coldiretti – può offrire informazioni dirette sul luogo e sui metodi di produzione utilizzati. Una opportunità che è sostenuta in Italia dalla rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile acquistare senza intermediazione direttamente dai produttori cibi locali a chilometri zero che – continua la Coldiretti – non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza e garantiscono maggiore freschezza. Una garanzia di genuinità, convenienza e in molti casi anche l’opportunità di prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio a chilometri zero o aiutare la biodiversità con i “Sigilli di Campagna Amica” salvati dall’estinzione e ascoltare i consigli su come utilizzarli in cucina da parte degli agrichef, i cuochi contadini della Coldiretti.
Le possibilità non mancano in un paese come l’Italia che – conclude la Coldiretti – è leader mondiale nell’enogastronomia con 5056 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e a vini DOCG, DOC e IGT con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia, ma che ha conquistato anche il primato green con quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità.
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