E’ stato un’automobilista di Sant’Antimo a far scoprire la colossale truffa dai sei milioni di euro delle finte polizze assicurative stipulate attraverso siti fantasma. Ieri i carabinieri della sezione telematica hanno notificato il sequestro preventivo d’urgenza a carico di 12 persone per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio. Gli indagati risiedono a Sant’Antimo, Aversa, Casal di Principe, Gricignano e Cancello Arnone. Gli indagati sono Raffaele Capasso, 22 anni, di Cancello ed Arone, attualmente ricoverato presso il centro di igiene mentale di Sessa Aurunca; Oreste Carrera, 49 anni, di Casandrino, detenuto a Poggioreale; Francesca Di Domenico, 31 anni, di Gricignano d’Aversa; Mario Di Domenico, 33 anni, di Casal di Principe, attualmente detenuto nel carcere di Carinola; Giovanna Gallo, 46 anni, di San Cipriano d’Aversa; Claudio Piccirillo, 50 anni, di Sant’Antimo; Maria Teresa Puzone, 53 anni, di Mugnano, ma residente a Casal di Principe; Nicola Volpicelli, 35 anni, di Mugnano, già detenuto per altri reati nel carcere di Santa Maria Capua Vetere; Anna Zara, 21 anni, di Casal di Principe. Risultano irreperibili due donne O.P. 26 anni, di Pompei e R.P. 27 anni, residente nel Veneto. L’organizzazione operava attraverso 19 siti web di cui otto finiti sotto sequestro ieri. Grazie al passaparola e alla web gli organizzatori della truffa offrivano contratti assicurativi vantagiosissimi agli ignari automobilisti e si facevano pagare attraverso carte prepagate poste pay. Ma la scorsa estate quando un’automobilista di Sant’Antimo ha scoperto di essere stato truffato perché la sua polizza assicurativa non risultava essere presente nei database dell’Ania, è scattata l’inchiesta che ha portato alla scoperto dell’organizzazione criminale.
Articolo pubblicato il giorno 28 Dicembre 2018 - 06:15