Ovuli di eroina e cocaina nascosti nelle lattine di conserva di pomodoro. A scoprirli sono state le unita’ cinofile antidroga della Guardia di Finanza di Trento, durante alcuni controlli lungo le barriere autostradali dell’autostrada del Brennero: sequestrati 4 chili e mezzo di sostanza stupefacente, tra eroina e cocaina, mentre sono state arrestate due cittadine nigeriane che fungevano da corriere. Durante i controlli su un pullman di una nota societa’ internazionale ‘low cost’, che stava effettuando una delle soste di tappa previste sulla tratta Monaco-Roma, i cani antidroga hanno individuato nel vano destinato al deposito dei bagagli un borsone di colore scuro: i finanzieri lo hanno aperto e hanno trovato all’interno 8 grandi lattine di conserve di pomodoro con marche straniere. Poiche’ nessuno tra i viaggiatori dichiarava di essere il proprietario di quella borsa, i finanzieri hanno chiesto ai passeggeri di scendere dal bus e prendere i propri bagagli: a lasciare il borsone sono state, alla fine, due cittadine nigeriane che, messe alle strette, hanno dovuto ammettere, tra le lacrime, di esserne le legittime proprietarie. Certi di avere a che fare con due ‘corrieri’, data l’insistenza dei cani antidroga nel segnalare la presenza di stupefacente all’interno delle lattine, i finanzieri hanno consentito la ripartenza del pullman e hanno condotto le due nigeriane in caserma per proseguire i controlli. Una volta aperte le lattine di conserva, all’interno, tra la polpa di concentrato di pomodoro, sono subito apparse decine e decine di ovuli termosaldati del peso di circa 50 grammi l’uno che si sono rivelati contenere cocaina ed eroina. Le due nigeriane sono state quindi identificate: una ha 23 anni ed e’ residente a Napoli, l’altra ventenne, risiede a Verona. Entrambe hanno un regolare permesso di soggiorno in Italia. Le due donne sono state portate all’ospedale Santa Chiara di Trento per essere sottoposte a una radiografia: la 23enne ha rivelato di avere nello stomaco una cinquantina di ovuli, che ha espulso naturalmente nel corso della nottata, prima di essere condotta nella sezione femminile delle carceri di Spini di Gardolo. L’altra, invece, dalle analisi precedenti la radiografia, ha scoperto di essere incinta, e quindi, poiche’ le donne in stato interessante non possono essere sottoposte ai raggi X ne’ a misure cautelari in carcere, la stessa e’ stata denunciata a piede libero e dopo essere stata trattenuta per accertamenti medici in ospedale e’ stata rilasciata. Nel complesso, sono stati sequestrati 130 ovuli, una cinquantina dei quali trasportati nello stomaco della 23enne nigeriana e 4,5 chili di sostanza stupefacente, suddivisa in 3,5 kg di eroina e un chilo di cocaina. Il valore complessivo sul mercato illecito dello spaccio avrebbe fruttato, tagliando opportunamente le sostanze stupefacenti prima di metterle in vendita, circa 400 mila euro.
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