Dopo la pubblicazione dell’album “Vorrei che morissi d’arte” e del videoclip “Il Polacco”, torna sulla scena il cantautore Mico Argirò con “Un altro Giugno73”.
Il brano racconta le varie fasi di una storia d’amore che si concludono nel modo peggiore possibile. Un’evoluzione negativa del rapporto che, inevitabilmente, porta ad un abbandono finale. “È una canzone molto intima, parla di me e della mia vita… – spiega Argirò – c’è la mia storia d’amore finita, c’è De André, c’è il Cilento e ci sono Milano e Roma, ci sono gli strumenti che ho sempre usato, WhatsApp, la stazione e i suoi suoni, le birre. Ho scelto di farla uscire come singolo senza un album intero a seguirla perché racconta di un evento specifico della mia vita: è una cosa a sé stante e personale. Anche nel sound, acustico, un classico folk da musica d’autore.”
Il videoclip è girato nella stazione ferroviaria abbandonata di un piccolo paese del Cilento (Torchiara, in provincia di Salerno) e gli attori sono due bambini (Emilio e Cristina Marrocco): il bambino diventerà un adulto ma, all’incontro tanto atteso con la bambina, rimarrà soltanto il vuoto. La regia del videoclip è di Ciro Rusciano, già regista de “Il Polacco”. Al brano (registrato, missato e masterizzato da Ivan Malzone) partecipano i musicisti Giampietro Marra (percussioni), Gaetano Pomposelli (chitarra classica), Raffaele Agostino (piano), Letizia Bavoso (flauto traverso) e Giuseppe Iaccarino (basso).
Articolo pubblicato il giorno 5 Dicembre 2018 - 12:07 / di Cronache della Campania