Si fingono Carabinieri per rapinare una famiglia: arrestati stanotte dalla Polizia di Stato della Squadra Mobile partenopea sei pregiudicati, travestiti da Carabinieri, responsabili di rapina aggravata in una abitazione della Riviera di Chiaia.Si tratta di MAURO Salvatore, napoletano dellโโ82; CACACE Alberto, napoletano dellโโ87; BRULLINO Emiliano, napoletano del โ76; LO GIUDICE Paolo, napoletano del โ55; PIZZO Ciro, nato a Mondragoneย nel โ75; VACCARO Gaetano, napoletano del โ75.
Durante i mirati controlli finalizzati al contrasto dei reati predatori, i Falchi della Squadra Mobile partenopea, mentre transitavano in via Riviera di Chiaia, si sono insospettiti per il via vai di due scooter che si incrociavano tra viale Gramsci e via Riviera di Chiaia, scambiandosi segni di intesa con unโaltra persona ferma allโesterno di uno stabile. I poliziotti, certi che si stesse consumando un reato, hanno chiesto lโintervento di altre pattuglie, e, visti uscire i malfattori da quello stabile per poi salire a bordo di unโauto, hanno prontamente bloccato ogni via di fuga, sbarrando la strada da entrambi i sensi di marcia e catturando i soggetti, trovati in possesso della somma di 5.450, di un orologio Rolex e di oggetti preziosi.
Gli agenti hanno accertato che i malfattori, poco prima, dopo avere bussato al citofono ed essersi qualificati come appartenenti allโArma dei Carabinieri, erano saliti nellโappartamento, al cui interno vi era il proprietario di casa insieme alla moglie, al figlio e alla fidanzata. I finti Carabinieri mostravano un decreto di perquisizione falso, chiedendo al proprietario di casa di consegnare loro spontaneamente la droga che custodiva nellโabitazione, se non avesse voluto vedere la casa a soqquadro ed essere arrestato.Esibendo un finto porta tessere con il fregio della predetta Forza di polizia, indossando pettorine con la scritta Carabinieri, nonchรฉ mostrando e minacciando la famiglia con una perfetta replica di pistola calibro 9×21 (arma in uso alle forze di polizia), i malviventi costringevano le vittime a rimanere ferme, Intimorito, il proprietario di casa tentava di spiegare che non era in possesso di sostanza stupefacente, ma i malviventi con arroganza e violenza iniziavano ad urlare e picchiare sui muri in quella che, a loro dire, era un ricerca di droga. Nella convinzione che fossero veri carabinieri, il proprietario di casa li faceva entrare in camera da letto, dove si impossessavano del denaro e degli oggetti preziosi. Iย sei pregiudicati, grazie allโintuito e alla prontezza degli uomini della Squadra Mobile, sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Poggioreale. Dovranno rispondere di rapina aggravata e sequestro di persona.
Articolo pubblicato il giorno 6 Dicembre 2018 - 13:30