I Carabinieri della Compagnia di Capua, a seguito di attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito un decreto d’urgenza emesso dal Pubblico Ministero e sottoposto a sequestro preventivo gli impianti di sollevamento delle acque reflue e meteoriche asserviti alla rete fognaria e idrica del comune di Capua.
La misura è scaturita a conclusione di una attività di indagine, avviata tra il mese di aprile e quello di maggio del 2018, diretta a valutare l’incidenza sulla qualità delle acque del fiume Volturno dell’immissione, nel suo letto, di diversi corpi idrici.
Nell’ambito dei controlli sopra indicati, l’ARPAC — Dipartimento di Caserta, tra l’altro, provvedeva, in data 02/05/2018, ad effettuare campionamenti delle acque del Fiume Volturno in corrispondenza dello sfioratolo di piena dell’impianto di sollevamento ubicato nel borgo Santella di Capua.
L’esito delle analisi evidenziava una chiara alterazione dei valori, palesemente riconducibile ad un fenomeno di inquinamento ambientale all’interno delle acque.
Nel corso del sopralluogo del 2.5.2018, si poteva accertare che la contaminazione era stata causata dal mancato funzionamento delle pompe di sollevamento delle acque reflue provenienti dal centro della città di Capua, la cui inefficienza determinava lo sversamento dei liquidi fognari direttamente nel fiume Volturno, anziché essere avviati al depuratore consortile di Marcianise. Nel corso delle ulteriori verifiche effettuate dal Comando Compagnia Carabinieri di Capua —N.O.R. (i cui operanti venivano costantemente affiancati dal C.T. nominato dall’Ufficio dalla Procura), disposte da questa Procura ed estese a tutti gli impianti (n. 8 per il sollevamento delle acque reflue e n. 2 per quelle meteoriche), si poteva accertare un generale malfunzionamento delle apparecchiature, nonché il loro pessimo stato d’uso, causati dalla mancata manutenzione, nel corso del tempo.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 1 Dicembre 2018 - 09:24