Non c’è Natale che non porti con sè un vento di polemiche sul Presepe. E con la stretta sull’accoglienza dei migranti trasformata in legge dal Dl Sicurezza, non passa giorno in cui il mondo cattolico non ricordi, a una certa parte politica, quanto incoerente sia sventolare il Vangelo e agire in modo del tutto contrario. L’argomento spiana un nuovo terreno di scontro tra Famiglia Cristiana e il vicepremier Matteo Salvini. L’arcivescovo di Campobasso, monsignor Bregantini, dalle colonne del settimanale cattolico non fa sconti al leader del Carroccio, pur non nominandolo direttamente: “Non si può invitare a fare il presepe e non accogliere negli Sprar una coppia vera di giovani sposi che ha avuto un bimbo qualche mese fa e che ora è per strada. Non si può venerare il Crocifisso senza aver solidarietà con i Crocifissi della storia”, scrive.L’intervento dell’arcivescovo chiude un approfondimento della rivista sul significato del Presepe in cui si racconta la storia di Yousef e Faith, genitori di una bimba di sei mesi e in attesa di un altro figlio, espulsi dal Centro di accoglienza di Crotone e gettati su una strada, a causa, scrive il monsignore, del decreto sicurezza. In aiuto della famiglia sono intervenuti la Caritas e la Croce Rossa, che hanno offerto una sistemazione provvisoria, fino a che una coppia ha messo a disposizione una casa sfitta.Il Decreto sicurezza non è retroattivo e “non caccia i bambini dai centri di accoglienza”, replica Salvini difendendo con le unghie il suo provvedimento. “Sono impegnato, da ministro e da padre, a difendere i veri profughi e le persone più fragili (a partire dai bimbi) e allontanare delinquenti e clandestini”, spiega, etichettando il pezzo di Famiglia Cristiana come “l’ennesima menzogna”. Il ministro dell’Interno ricorda la copertina che la rivista gli ha dedicato in passato, dal titolo ‘Vade retro Salvini’, e lamenta “attacchi e bugie degne di un giornale politico di ultrasinistra, non di un settimanale cattolico”.Tanto si sono inaspriti gli animi negli ultimi giorni, che persino tra i vicoli di San Gregorio Armeno a Napoli, famosi da sempre per la solidarietà dei cittadini verso i bisognosi, nelle strade dove è nato il caffè sospeso per chi non se lo può permettere, tra pastori, Madonne, Bambinelli e personaggi dell’attualità è spuntata la statuetta di Adolf Hitler nell’atto del saluto romano. Il presepe significa “semplicità evangelica, povertà, umiltà”, ricorda il presidente dei vescovi italiani, Gualtiero Bassetti, sulle pagine dell’Osservatore Romano: “Le odierne dispute sul presepe – scrive – stridono alle orecchie di chi è puro di cuore e risultano enormemente distanti dalla commozione e dal giubilo raccontati da Tommaso da Celano. Bisogna allora avvicinarsi al Natale lasciando da parte asprezze, maldicenze, divisioni. Ed è questa la dolcezza della vita, che è nata in una stalla di Betlemme e che ogni anno rinasce nei nostri cuori”. Qualche giorno fa, Luca Favarin, prete di strada di Padova, ha lanciato su Facebook la provocazione più grande per un sacerdote: “Quest’anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni” ha scritto, spiegando che non si possono usare i simboli cristiani per fare battaglie ideologiche. “Credo che un Natale senza presepio sia più coerente con questa pagina volgare e infame della storia del nostro Paese”.
Melito. Una persona gravemente ferita e un’altra in carcere: è l’esito drammatico di una lite… Leggi tutto
Una tragedia ha sconvolto la comunità di Cancello Scalo. Lucia Sarraino, 41 anni, è deceduta… Leggi tutto
Un'intera comunità scolastica ha compiuto un gesto significativo a Nola, presso la libreria Mondadori di… Leggi tutto
Sirignano, le strade del centro storico si animeranno di luci e suoni per la XV… Leggi tutto
Nell'ambito delle operazioni di contrasto alle frodi nel settore delle accise, l'Agenzia delle Dogane e… Leggi tutto
L'attaccante belga Cyril Ngonge ha parlato oggi ai microfoni di CRC, radio partner del Napoli.… Leggi tutto