“Mara Carfagna candidata? Bene più candidature autorevoli ci sono, meglio è. Come ho letto della legittima aspirazione di Clemente Mastella”. Così l’ex governatore della Regione, Stefano Caldoro, sulle colonne de ‘Il Mattino’ sollecitato ad intervenire nel dibattito avviato sulle prossime regionali in Campania. “Tutte le aspirazioni sono legittime. Ho ascoltato il sindaco di Benevento e ha manifestato la propria volontà a dare un contributo in rappresentanza delle aree interne. Profili interessanti, inoltre, possono nascere dalla società civile, dal mondo dell’imprenditoria e dalla stessa coalizione. La priorità, adesso, è trovare l’unità. Una sintesi che dovrà basarsi sulla condivisione di un progetto. La competizione all’interno del centrodestra dovrà basarsi esclusivamente su ciò che vogliono i cittadini. Le ambizioni personali devono essere messe da parte”. Rispetto alla propria discesa in campo, il capogruppo dell’opposizione chiarisce “Considerando il ruolo che occupo, farò la mia parte. Sarà un contributo basato sulla proposta o meglio ancora su un nuovo meccanismo di Governo reale. Come sottolineato dalla presidentessa del Senato Casellati, è necessaria una forte riforma del sistema delle autonomie locali. Un’idea, che stiamo portando avanti, è la Macroregione Meridionale. Avvieremo presto un referendum. Il Mezzogiorno non può più frammentarsi su occupazione o tematiche come il ciclo integrato delle acque. Possiamo essere vittoriosi soltanto se riusciamo ad indicare soluzioni concrete ai problemi, soprattutto se ci troviamo in contesti che vivono grosse difficoltà o meglio ancora sono stati abbandonati dal centrosinistra di De Luca”. Caldoro non rinuncia a una battuta sugli ultimi sondaggi. “Siamo la coalizione che vincerà le prossime elezioni regionali. E’ chiaro che manca ancora un anno e mezzo. I numeri, però, sono confortanti. Forza Italia insieme a Lega e Fratelli d’Italia supera il quaranta per cento. Siamo, quindi, davanti ai 5 Stelle e in gran vantaggio rispetto a un centrosinistra, che nei fatti, non esiste più, essendo dietro di oltre venti punti. L’unica sfida, quindi, è non spaccarsi. L’obiettivo comune deve essere quello di mantenere salda la coalizione, tramite un programma condiviso, capace di dare a ogni territorio il giusto peso e che non mette più al centro le sole istanze di Salerno. Soltanto così possiamo vincere e lavorare bene nei prossimi mesi”. Rispetto alla crescita del partito di Salvini l’ex governatore sottolinea come non ci sarà alcuna intesa tra pentastellati e Carroccio: “La Lega e il Movimento sono alternativi. Il contratto di Governo può essere giustificato solo da una chiara situazione di emergenza. L’intesa romana non significa costruire coalizioni insieme. Sono convinto, che Salvini e i 5 Stelle in tutte le Amministrazioni locali, salvo rarissime eccezioni, non saranno alleati”.
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