Quartieri di vita, il festival di formazione e teatro sociale diretto da Ruggero Cappuccio e realizzato con il sostegno della Regione Campania dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano, prosegue tra Napoli e Caserta con una giornata dedicata alla musica e al teatrodanza. Nel cuore del Rione Sanità di Napoli, la Basilica di Santa Maria della Sanità sarà palcoscenico per La cantata del vero e falso lume, tra pastori falsi e veri sacra rappresentazione pastorale di Mariano Bauduin a cura di The Beggar’s Theatre – Il teatro dei mendicanti e gli attori/cantanti della compagnia Gli alberi di canto teatro, con la collaborazione del Teatro di San Carlo. Uno spettacolo che si articola su vari piani drammaturgici e musicali: l’esecuzione de La Cantata per la notte di Natale di Alessandro Scarlatti (per orchestra, 5 voci soliste e organo) al cui interno i recitativi secchi sono stati sostituiti da alcune scene della Cantata dei Pastori di Andrea Perrucci, recitate da attori/cantanti della Compagnia Gli Alberi di Canto Teatro. A loro saranno anche affidate le esecuzioni di alcuni brani natalizi della tradizione campana insieme a una compagine corale strutturata da La Corale per San Giovanni costituita come laboratorio permanente negli spazi del Beggar’s Theatre – Il Teatro dei Mendicanti. In alcuni momenti, il personaggio di San Giuseppe, come un immaginario Luca Cupiello, esporrà, in maniera estemporanea, alcune notizie sugli aspetti magico-religiosi e popolari del presepe napoletano, come se lo spettacolo fosse un viaggio onirico nella tradizione natalizia campana. Inoltre, alla struttura generale, come negli oratori barocchi, è affidato il ruolo di un Evangelista a una voce recitante individuata nella figura emblematica di Padre Alex Zanotelli, il quale reciterà il viaggio di Giuseppe e Maria di Saramago e alcune poesie di Pasolini tratte dalla raccolta L’usignolo della chiesa cattolica.
Sempre lunedì 17 dicembre, al Teatro Civico 14 di Caserta (ore 20.30), Quartieri di vita dedica un appuntamento speciale alla danza: la ballerina, coreografa, nonché ex allieva di Pina Bausch, Cristiana Morganti presenta Danze Rubate, risultato del laboratorio di teatrodanza rivolto a tutti coloro che sono interessati alla creatività e alla poesia del movimento, ideato e diretto dalla danzatrice romana, a cura de il Funaro, coproduttore del lavoro e “casa creativa” dell’artista dal 2011.Il progetto approfondisce il legame tra emozione e movimento e ha coinvolto i partecipanti in un’esperienza intensa e creativa, dove la danza sorge come necessità e non come segno tecnico. “Non si tratta infatti di riprodurre sequenze predeterminate – sottolinea Cristiana Morganti – ma di sentire ad ogni istante come il movimento sia connesso all’emozione o al ricordo che l’ha generato.” Dopo una prima fase di riscaldamento, durante la quale i partecipanti sono stati guidati mediante esercizi semplici e dinamici a liberare l’energia e ad entrare in contatto col proprio corpo, con lo spazio e con gli altri, si è passati al laboratorio tematico. Partendo dall’elaborazione di gesti e movimenti personali, nati da improvvisazioni, i partecipanti hanno lavorato insieme all’artista alla creazione di situazioni e soprattutto di momenti danzati, pensati come nuovi rituali che ci accomunano e ci appartengono profondamente.
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