Quartieri di vita, il festival di formazione e teatro sociale diretto da Ruggero Cappuccio e realizzato con il sostegno della Regione Campania dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano, continua nel segno del cinema, della fotografia e della musica. Sono dei giovanissimi i protagonisti di Una Turandot partenopea, il lungometraggio, per la sceneggiatura, le musiche e la regia di Renato Salvetti, che sarร proiettato martedรฌ 18 dicembre (ore 17.00) nel cinema Teatro Leandri di SantโArpino (Caserta). Il lavoro รจ lโesito di un laboratorio condotto dallโ Associazione Culturale Articolart con lโobiettivo di realizzare un film per il grande schermo interpretato da quattordici bambini di elementari e medie dellโIstituto Comprensivo Pestalozzi di SantโAntimo, che si sono confrontati con il mondo della lirica e del cinema. Il film รจ interamente girato nel bellissimo Real Sito di Carditello, in provincia di Caserta, nel cuore della Campania Felix, costruito per volere di Ferdinando IV di Borbone nel 1787 e utilizzato come tenuta di caccia dalla famiglia Borbonica. Un lungometraggio ispirato allโopera Turandot che ha offerto ai bambini lโopportunitร di avvicinarsi al mondo della lirica, di conoscere i primi articoli della โDichiarazione Universale dei Diritti dellโUomoโ e alcune delle piรน intriganti leggende napoletane. Educare alla legalitร e al rispetto delle regole del vivere civile, servendosi dei linguaggi universali delle immagini e della musica sono alcuni delle finalitร del progetto, strutturato in modo da sostenere i bambini in un percorso di crescita individuale e sociale teso a creare le premesse per una reale integrazione socio-culturale.
Unโaltra storia รจ invece il titolo dellโesposizione a ingresso gratuito del laboratorio di fotografia a cura dellโAssociazione culturale Camera21, condotto da Simona Filippini e Lina Pallotta, con gli alunni del liceo Artistico/Arti visive e Multimediali Don Lorenzo Milani di Napoli, che sarร presentato alla Casa della Fotografia di Villa Pignatelli di Napoli mercoledรฌ 19 dicembre (ore 12.00). Un progetto dedicato alla cultura fotografica, che ha coinvolto i giovani partecipanti nella lettura critica delle numerose immagini cui sono sottoposti quotidianamente. Attraverso lโosservazione delle icone fotografiche della storia dal XIX al XXI secolo, i ragazzi hanno approfondito la storia della fotografia e il radicale cambiamento che la sua invenzione ha apportato. Obiettivo del progetto, spiegano le curatrici, รจ โeducare al guardare, fornire alle nuove generazioni gli strumenti per meglio decodificare le numerose immagini da cui sono circondati, non solo per poter esprimere la propria creativitร , ma anche per accedere allโinformazione in maniera piรน consapevole e criticaโ. Dopo alcuni mesi di laboratorio, i partecipanti hanno elaborato e realizzato la propria personale narrazione fotografica attinente la storia e le storie vissute da ognuno, sviluppando la capacitร di visualizzare situazioni, concetti ed emozioni, nonchรฉ di guardare al proprio territorio e alla propria quotidianitร con rinnovato interesse.
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2018 - 18:02