I carabinieri di Giugliano, nell’ambito di indagini coordinate dalla Dda di Napoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 32enne di Qualiano per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le attività di indagine, condotte dalla stazione carabinieri di Varcaturo, sono scaturite dalla denuncia di un imprenditore 42enne di Giugliano, arrestato nel 2016 per reati tributari. L’uomo si era intestato in modo fittizio numerose imprese di carpenteria metallica attraverso le quali aveva frodato il fisco per alcuni milioni di euro. Il 32enne è risultato uno dei prestanome indagato nello stesso procedimento. Secondo quanto ricostruito dai militari, tra marzo e ottobre di quest’anno aveva, attraverso biglietti minatori, messaggi e telefonate, richiesto denaro all’imprenditore per avere concorso alla frode e avere subito il successivo iter giudiziario. Aveva poi convinto l’imprenditore a consegnargli 200 euro, minacciandolo dicendo di appartenere al clan camorristico attualmente egemone a Qualiano. Le richieste di denaro si erano intensificate fino ad arrivare alla richiesta 20mila e poi quella di 10mila euro. L’uomo si era poi presentato sotto casa dell’ex complice con una mazza da baseball. Dopo avere sfondando a calci la porta di ingresso, aveva anche minacciato la suocera convivente dell’uomo, che non si era fatto trovare.
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