Napoli. Non era un pubblico ufficiale e quindi deve essere assolto dal reato di tentata concussione. E’ salvo Enrico Coscioni, primario di cardiochirurgia del Ruggi d’Aragona di Salerno e consigliere per la Sanità del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, prosciolto dal tribunale di Napoli perchè il fatto non sussiste. Coscioni era finito sotto inchiesta per le pressioni esercitate, poco dopo l’insediamento della nuova Giunta regionale nei confronti di Salvatore Panaro, all’epoca commissario dell’Asl Na3 Sud (Comuni da Castellammare a Portici). “Fra tre giorni ti mandiamo via, nessuno ti vuole, i sindaci non ti vogliono, nemmeno Casillo, tu devi andare via”: queste le parole riportate da Panaro alla Procura che aprì un’inchiesta sull’episodio. Secondo la Procura che aveva portato a giudizio Coscioni ci sarebbero state pressioni sui commissari di tre aziende ospedaliere affinché si facessero da parte. A Patrizia Caputo, del Cardarelli, il consulente del governatore avrebbe detto: “L’onda è partita, verrete sostituiti tutti”. Poi al commissario straordinario della Asl Na 2 Nord, Agnese Iovino, l’invito a rassegnare le dimissioni sarebbe stato accompagnato dalla considerazione che “non c’era niente di personale, ma si trattava soltanto di un problema di schieramento politico in quanto, essendo lei stata nominata dalla giunta Caldoro, non era ben vista da De Luca”.
Secondo i giudici che hanno accolto l’istanza dei legali di Coscioni, non essendo l’imputato un pubblico ufficiale non può essere accusato di tentata concussione.
Articolo pubblicato il giorno 14 Dicembre 2018 - 19:09